Salvini a Palazzo Chigi. «Con Draghi piena sintonia, abbiamo parlato di tutto ma non di federazione»

7 Giu 2021 20:10 - di Redazione

“Uniti si vince. Lo ha insegnato il covid”. Così Matteo Salvini all’uscita da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il premier Mario Draghi. Un “colloquio cordiale”, si legge nel felpato comunicato della presidenza del Consiglio. Nel quale si è parlato della “situazione economica del Paese, che è in ripresa, e delle riforme”. Un giro di orizzonte sui grandi temi della navigazione di governo. E la necessità del leader della Lega di ribadire al presidente del Consiglio la massima collaborazione. Del resto l’incontro è stato fissato “per ribadire il massimo sostegno della Lega alle riforme”. Rimandata, anche per i malumori dei forzisti, la presentazione ‘ufficiale’ al premier delle nuova federazione di centrodestra, come invece avevano annunciato fonti leghiste.

Colloquio Salvini-Draghi, il leader leghista: sostanziale condivisione su tutto

“Un’ora e mezzo di confronto”, dice Salvini ai cronisti elencando gli argomenti trattati. Riforma del fisco, della giustizia, referendum. Scuola, Europa, banche, disabilità. Un confronto a 360 gradi. “Abbiamo perso di vista l’orologio” aggiunge il leader leghista. Dicendo di aver parlato di “tanto, se non di tutto”. Dal colloquio è emersa “una sostanziale condivisione per tutto quello che il governo ha fatto in questi tre mesi”. Non ha badato a spese, Salvini, nel descrivere il giudizio sull’esecutivo guidato dall’ex numero uno della Bce.

“Siamo contentissimi di questi tre mesi di governo”

“Noi siamo contentissimi di quello che Draghi, Figliuolo e la squadra di governo sta facendo per il paese. I tempi di Conte, Casalino e Arcuri, per fortuna, sono lontani. Più siamo uniti per accompagnare la crescita, meglio è. Stiamo dando agli italiani ottimi risultati”. Parola d’ordine: unità, per il bene del paese.  “Il covid insegna che uniti si vince, gli italiani uniti hanno vinto questa battaglia. Io penso che anche la politica abbia il dovere di unirsi, per perdere meno tempo”.

Salvini: non ho parlato di federazione con il premier, ma vado avanti

Dietro l’ufficialità, però, c’è il tema della federazione di centrodestra e dei suoi obiettivi. Sul quale Salvini vuole accelerare. Anche se, visti gli ostacoli di una parte di Forza Italia che non vuole morire leghista, si affretta a ribadire che non si tratta di fusione. Ma della necessità di ricompattare i ranghi del centrodestra. Per avere una voce unica e sveltire la prassi parlamentare. “La politica deve essere più concreta, rapida, io vado avanti con questa proposta”, dice ancora sul progetto federativo del centrodestra di governo. Anche se nega di aver parlato con Draghi di questo. “Col presidente del Consiglio parlo di Italia, non di partiti”, risponde ai giornalisti che lo incalzano.

Assoluta sintonia sui temi economici

Assoluta sintonia sui temi economici. A partire dal blocco dei licenziamenti. “Ci sono settori che corrono e hanno bisogno di assumere e non di licenziare. Penso all’industria, penso all’edilizia”, dice Salvini. “Devono tornare a essere liberi di agire sul mercato, altri settori, come il turismo, avranno il tempo di riorganizzarsi fino a ottobre, con l’obiettivo di una estate da boom economico”. Anche sul terreno minato dell’immigrazione sarebbe tutto sotto controllo. “L’Italia non può essere lasciata sola, trattata come campo profughi d’Europa. La condivisione tra paesi europei e africani è fondamentale, da questo punto di vista, con il presidente Draghi siamo in linea, d’accordo”.

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