Mix di vaccini, è una Babele. Speranza fa l’entusiasta, Crisanti frena, De Luca dice no

14 Giu 2021 8:34 - di Redazione

Caos vaccini. Sul mix di sieri, dopo il blocco di Astrazeneca per gli under 60, va in scena l’ennesimo valzer di pareri e dotte riflessioni. Spesso contraddittori tra loro. Una Babele di lingue che confonde i cittadini e genera sfiducia.

Mix di vaccini, ricomincia il caos

Il ministro Speranza, neanche a dirlo, è entusiasta della formula della doppia vaccinazione. E si improvvisa scienziato. “La vaccinazione eterologa è già utilizzata da paesi importanti come la Germania. Da diverse settimane. E i risultati sono incoraggianti”. Così davanti alla stampa dopo il dietrofront sul vaccino anglo-svedese per gli under 60.  “Vi sono alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia addirittura migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino”. Per la serie ‘va tutto bene’.

Speranza: risultati incoraggianti

“Abbiamo un messaggio molto chiaro. Evitare l’utilizzo di Astrazeneca sotto i 60 anni sia per la prima sia per la seconda dose’“, ribadisce Speranza. “Sto agli atti formali che produce Ema. Non possiamo stare ogni giorno alle interviste”. Il riferimento è alle ultime dichiarazioni di Marco Cavaleri sulla possibilità di vietare il vaccino anche agli over 60. “Ema è chiara: dà indicazioni dai 18 anni in su. Le indicazioni dei nostri scienziati vanno nell’utilizzo di AstraZeneca sopra i 60 anni. Sia per la prima che per la seconda”.

Crisanti: non ci sono dati scientifici

Non la pensa così Andrea Crisanti, molto perplesso sul cocktail dei vaccini. Una soluzione, ripete il virologo, che “non è supportata da dati scientifici”. Che non è poco. Il richiamo con Moderna e Pfizer dose Astrazeneca, insomma, è un salto nel buio. “Il quadro in Italia è cambiato dopo gli ultimi casi di trombosi. A questo pasticcio che è stato fatto si cerca di rimediare proponendo la doppia vaccinazione“, dice Crisanti. “Dal punto di vista immunologico scientifico non ci dovrebbero essere problemi. Ma rimane il fatto che implementiamo una misura che dal punto di vista sperimentale non è supportata da dati”.

De Luca: la Campania dice no. E fissa i suoi paletti

Un no deciso al mix vaccinale arriva dal governatore sceriffo della Campania. Anche questa volta Vincenzo De Luca tuona contro il ministero e va per la sua strada. Stoppando il richiamo con Pfizer e Moderna per chi ha avuto la prima dose con AstraZeneca. “Da oggi, non somministreremo più dosi di vaccino a vettori virali, a nessuna fascia di età”, dice fissando i ‘suoi’ paletti regionali. In Campania si prosegue la vaccinazione di massa con vaccini Pfizer e Moderna. “Per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla dodicesima settimana) non si procede alla somministrazione di vaccini diversi dalla prima dose”, annuncia De Luca. “Sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al governo. E rispetto alle quali sollecitiamo risposte di merito. In mancanza delle quali, manterremo la nostra linea di rifiuto del mix vaccinale“.

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