Facebook oscura Trump fino al 2023. L’ex presidente Usa: «Un insulto a 75 milioni di persone»

4 Giu 2021 21:03 - di Redazione

Una ‘punizione esemplare’ per Donald Trump. Facebook conferma il bavaglio. E annuncia la sospensione dell’ex  presidente Usa dalla sua piattaforma fino al 7 gennaio 2023. Si tratta di due anni esatti dopo che The Donald è stato escluso da Facebook (e da Instagram di proprietà di Facebook)  a causa dei commenti dello scorso 6 gennaio sull’assalto a Capitol Hill. Il profilo di Trump su Facebook è infatti sospeso dal 7 gennaio.

Facebook sospende Trump fino al 2023

Al termine dei 24 mesi, sottolinea il social media, gli esperti valuteranno di nuovo il caso. E decideranno un eventuale reintegro. Valutando il “rischio per la sicurezza del pubblico”. “Se determineremo che il rischio è ancora elevato – annuncia perentorio Facebook – estenderemo la restrizione per un periodo. Quando la sospensione sarà rimossa ci saranno una serie di sanzioni. Che scatteranno nel caso in cui Trump dovesse commettere ulteriori violazioni in futuri. Inclusa una permanente rimozione delle sue pagine e dei suoi account”.

Il profilo del tycoon è sospeso dal 7 gennaio

La decisione di Facebook arriva dopo le valutazione del suo Board di Supervisione. Che, il mese scorso, aveva criticato la sospensione senza scadenza dell’ex presidente. “Data la gravità delle circostanze che hanno portato alla sospensione di Trump, riteniamo che le sue azioni costituiscano una seria violazione delle nostre regole. Che merita la maggiore sanzione. Sospendiamo i suoi account per due anni, a partire dalla data della sua iniziale sospensione il 7 gennaio di quest’anno”.

L’ex presidente Usa: “È un insulto a 75 milioni di americani”

Durissima la replica di Trump. Bandito anche da Twitter. La decisione di Facebook “è un insulto a 75 milioni di persone che hanno votato per noi nelle elezioni presidenziali truccate del 2020”. Così l’ex presidente Usa alla notizia della conferma del bando facendo riferimento ai voti che ha ottenuto. “Il nostro paese non può più sopportare questo abuso”, ha concluso denunciando la censura.

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