Studente rifiuta la mascherina e viene sottoposto a Tso. Il pericoloso precedente a Fano

8 Mag 2021 15:36 - di Mia Fenice
fano

Continua a far discutere il caso del ragazzo di 18 anni di Fano che si è rifiutato di indossare la mascherina a scuola ed è stato sottoposto a Tso. Il ragazzo due giorni fa è entrato a scuola e si è incatenato in un banco perché non ha voluto portare la mascherina. Poi il giovane è stato preso in consegna dai  sanitari. Il giovane sentito dal restodelcarlino.it subito dopo ha raccontato: «Sto bene.  Sono qui al reparto psichiatrico di Pesaro, a Muraglia, perché mi hanno fatto un Tso e mi hanno detto che dovrò restare qui una settimana. In questo momento una dottoressa mi sta portando via tutti gli oggetti pericolosi. Mi hanno dato dei calmanti al Santa Croce e poi mi hanno trasferito a Pesaro, a Muraglia. I miei genitori non sono con me».

Studente di Fano, il tribunale convalida il Tso

Oggi, come riporta sempre il restodelcarlino.it in un altro articolo,  il tribunale di Pesaro ha convalidato il Tso a carico del 18enne di Fano. Il fascicolo ora verrà trasmesso alla procura della Repubblica per valutare i possibili aspetti penali della vicenda. In particolare si dovrà valutare se il giovane possa esser stato plagiato inducendolo a compiere quei gesti di protesta a scuola e al pronto soccorso contro le norme anti Covid.

Porro: «Il dissenso trattato come un problema psichiatrico»

Un caso che ha scatenato proteste. E ha suscitato prese di posizione sia da parte dei cittadini che di associazioni come il telefono Viola. Sul caso è intervenuto Nicola Porro di Mediaset che ha commentato in un post la vicenda. «Non so se questo ragazzo di Fano fosse un pericoloso “negazionista” o se avesse bisogno d’aiuto. Ma mi stupisce che il dissenso sia trattato come un problema psichiatrico».

Paragone: «Un fatto di inaudita gravità»

Duro anche senatore Gianluigi Paragone, leader di ItalExit.
«Solo grazie al tam tam della rete si è venuti a sapere che a Fano un ragazzo di 18 anni, per essersi rifiutato di indossare una mascherina, è stato preso in consegna dai carabinieri e in seguito sottoposto a un Tso presso una struttura sanitaria». E poi ancora. «Un fatto di inaudita gravità che è stato taciuto da quasi tutti i media, a dimostrazione che in Italia ormai qualsiasi manifestazione di dissenso, persino quella di uno studente che si poneva legittime domande, subisce la censura di tutte le principali testate giornalistiche».

«L’umiliazione del Tso»

«Ma non solo: un ragazzo di 18 anni, per avere espresso un pensiero dissidente, viene segnato a vita dall’umiliazione di un trattamento Tso che ricorda in modo sinistro le pratiche di certi regimi del passato». E infine: «Ma si parla di censura se Fedez sale su un palco e dice quello che ha detto sulla legge Zan».

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