Omicidio Cerciello, la vedova: messa la prima pietra per una giustizia nuova. Mario figlio di tutti

6 Mag 2021 11:00 - di Silvio Leoni

“E stato un lungo e doloroso processo. Questo non mi riporterà Mario. Non lo riporterà in vita, non ci ridara’ la nostra vita insieme. Oggi è stata messa la prima pietra per una giustizia nuova. La sua integrità è stata difesa e dimostrata, nonostante da morto abbia dovuto subire tante insinuazioni“.

Rosa Maria Esilio, vedova del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega ammazzato con undici coltellate dai due giovani studenti americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth condannati ieri, a tarda sera, all’ergastolo dai giudici della Prima Corte d’Assise di Roma si sfoga così dopo la lettura della sentenza che l’ha fatta scoppiare in lacrime.

“Arrivare qui oggi è stato come arrivare in quell’ospedale. Non possiamo che ringraziare il complicato lavoro dei giudici, degli avvocati e di tutte le persone che sono state vicine a Mario perché lo conoscevano, perché era figlio e carabiniere di tutti”, dice ancora la vedova di Mario Cerciello Rega ammazzato a 35 anni. Erano sposati da appena 43 giorni. Un sogno infranto per sempre.

”Ringrazio tutte le persone che hanno creduto nel suo essere un marito e un uomo meraviglioso e un servitore dello Stato che merita soltanto rispetto e onore che lui stesso da martire ha dimostrato”, ha concluso Rosa Maria Esilio.

“E’ una sentenza severa ma corrispondente al delitto atroce che è stato commesso, una pena adeguata alla gravità del fatto per i due imputati che non hanno dato nessun segno di pentimento“, dice, subito dopo la lettura della sentenza di condanna all’ergastolo per i due americani, l’avvocato Franco Coppi, legale di parte civile della famiglia del vicebrigadiere ucciso a coltellate.

I legali dei due studenti condannati all’ergastolo hanno già annunciato che faranno appello.

“Una sentenza che non scalfisce la nostra convinzione che Gabriel Natale Hjorth sia assolutamente innocente. Leggeremo le motivazioni ma faremo sicuramente appello”, ha assicurato l’avvocato Fabio Alonzi difensore di Gabriel Natale Hjorth condannato all’ergastolo insieme a Finnegan Lee Elder per l’omicidio di Mario Cerciello Rega.

Ben più duro il difensore di Finnegan Lee Eldler: “Questa sentenza rappresenta una vergogna per l’Italia con dei giudici che non vogliono vedere quello che è emerso durante le indagini e il processo. Non ho mai visto una cosa così indegna. Faremo appello”, ha annunciato l’avvocato Renato Borzone polemizzando pesantemente con la Corte.

“Qui c’è un ragazzo di 19 anni che è stato aggredito. Abbiamo assistito al solito tandem procure della Repubblica-giudici”, conclude Borzone.

I giudici della Prima Corte di Assise di Roma, presieduta da Marina Finiti, che hanno condannato all’ergastolo, con due mesi di isolamento diurno, Eldler e Hjorth hanno anche disposto che i due studenti paghino un milione di euro circa a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva in favore delle parti civili.

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