Fedez: sì, ho peccato anche io. Ho detto cose omofobe. Ma Salvini disse “Napoli colera”…

4 Mag 2021 10:08 - di Francesco Severini
Fedez

Fedez sotto attacco per le frasi omofobe delle sue canzoni si difende attaccando, ancora una volta, la Lega. Proprio lui potrebbe incorrere per primo nelle maglie della legge Zan, qualora fosse approvata, per le rime omofobe presenti nelle sue canzoni. Le ha pubblicate sui social Vittorio Sgarbi, ironizzando sulla pretesa del rapper di farsi paladino dei diritti del mondo Lgbt. In particolare nel mirino è finito un verso della canzone Faccio brutto, del 2013: “Ho un odio represso verso tutte le persone gay”.

Sgarbi e il Codacons rinfacciano a Fedez le sue rime omofobe

Le stesse citazioni omofobe prese da alcuni brani di Fedez le ha riprese il Codacons, che con Fedez ha in corso una guerra che va avanti da tempo. “Se il Ddl Zan diventerà legge – commenta il Codacons – il primo soggetto ad essere denunciato in base alle nuove disposizioni normative sarà proprio Fedez”.

“Oltre alla già citata ‘Tutto il contrario’ del 2011 in cui si bullizza Tiziano Ferro per il suo coming out -affonda il Codacons- ci sarebbero altri brani anti-gay, come ‘Canzone da gay’ (2006) dove afferma: ‘Io lo so che ti piaccion le canzoni da gay, devo farle perché a te piacciono. Io lo so che ti piaccion le canzoni da gay, più ti guardi allo specchio più ti credi una lei. Poi ti chiedi perché faccio le canzoni da gay, perché senza di te io come camperei?’”. L’associazione non si ferma qui: “Nel brano ‘Ti porto con me (2011)’ dice ‘Non fare l’emo frocio con lo smalto sulle dita” e ne ‘Le feste di Pablo (2020) ‘Pablo sei un pacco, tipo tipa con la sorpresa’“.

Perché Fedez non sconfessa quei testi?

“Tra molti si solleva il sospetto che la trasformazione di Fedez da rapper omofobo a difensore del Ddl Zan sia una abile strategia di marketing finalizzata ad acquisire consensi pubblici e, quindi, incrementare le proprie entrate economiche -prosegue il Codacons- Siamo certi non sia così, e per questo invitiamo oggi Fedez a ritirare i brani in questione e scusarsi pubblicamente con la comunità Lgbt per la gravità dei contenuti delle sue canzoni. Se ciò non avverrà, quando il Ddl Zan diverrà legge il primo denunciato dal Codacons per discriminazioni di genere sarà proprio Fedez”, conclude l’associazione.

La replica del rapper: Salvini è peggio di me…

Fedez ha replicato in una storia Instagram in cui si giustifica osservando di avere voluto prendere il giro lo stereotipo del rapper omofobo in quelle canzoni ma poi ammette: “Vi dirò una cosa che vi piacerà tantissimo. Non ho il crocifisso, vorrei averlo. Ho peccato anche io, da giovane ho sicuramente detto delle cose omofobe, non c’è mai stata nel quartiere dove sono cresciuto educazione in tal senso, ma poi ho cercato di migliorarmi. Ho sbagliato, ho fatto un testo recentemente che è stato giudicato transfobico, non era voluto, ho invitato una ragazza trans al mio podcast e abbiamo affrontato il tema. Ho imparato un sacco di cose, perché non ho preclusioni. ma poi amici leghisti veramente voi volete rimestare nel mio passato quando il vostro leader disse in un video “Napoli colera sei la rovina dell’Italia intera”

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