Boris Johnson si sposa per la terza volta. Ancora segreta la località: alla futura moglie piace l’Italia

24 Mag 2021 13:20 - di Redazione
Boris Johnson

Il primo ministro britannico Boris Johnson sposerà la fidanzata Carrie Symonds, con la quale ha un figlio di un anno, alla fine di luglio 2022. Lo sostiene il tabloid The Sun senza citare fonti. Se confermato, il leader conservatore sarà il primo capo del governo in carica a sposarsi da circa 200 anni. Secondo il quotidiano, la cerimonia è prevista per il 30 luglio in una località segreta e sarà riservata soltanto ad amici e parenti. Per Johnson, 56 anni si tratterebbe del terzo matrimonio. Dal secondo, con Marina Wheeler, ha avuto quattro figli. Si è separato nel 2018 dopo 26 anni. Symonds, di 23 anni più giovane del futuro marito, non è mai stata sposata.

Boris Johnson sposerà Carrie Symonds

Il primo ministro e Symonds rappresentano la prima coppia non sposata che abita a Downing Street, 10, la residenza del primo ministro britannico. I due sono fidanzati dalla fine del 2019 ma avevano sospeso i loro piani di matrimonio. Per la location delle nozze si parla della residenza del primo ministro nel Buckinghamshire Chequers, oppure del parco safari di Port Lympne, nel Kent. Ma ci sono voci – riferisce The Guardian – anche di un matrimonio in Italia, dove la fidanzata di Boris Johnson trascorre spesso vacanze e dove ha parenti.

È la prima volta di un premier in carica dopo 200 anni

Sotto il profilo politico, il terzo matrimonio arriva in un momento magico per Johnson. Sotto la sua guida la Gran Bretagna è quella che prima vede ha visto la luce in fondo al tunnel della pandemia. La campagna vaccinale adottata dal suo governo è diventata un modello anche per altri nazioni, tra cui l’Italia. Per il primo ministro si tratta di un successo che ha finito per riabilitare la Brexit anche presso quegli ambienti che ne erano spaventati. Non è infatti sfuggita la circostanza che Londra ha cominciato a debellare il virus mentre l’Ue ancora si dibatteva con gli inadempimenti contrattuali di AstraZeneca, in parte da essa stessa favoriti. I sondaggi sono unanimi nell’attribuire a Boris Johnson la vittoria alle prossime elezioni.

 

 

 

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