Roma, il direttore del “Tempo” Franco Bechis aggredito da un gabbiano: piede fratturato

19 Mar 2021 20:14 - di Marzio Dalla Casta
Bechis

La scena sarebbe piaciuta ad Alfred Hitchcock, che vi avrebbe trovato conferma delle sue buone ragioni a girare un film (Gli uccelli) sui gabbiani. Ma non a Franco Bechis, direttore de Il Tempo, che proprio a causa di un simile uccellaccio la scorsa notte ci ha rimesso il quinto metacarpo del piede: frattura e dolore. Lo aveva inavvertitamente incastrato in uno di quei buchi orfani di sanpietrini mai più rimessi a posto. Era mezzanotte passata e poco si vedeva. E tutto per sfuggire alla tigna di un gabbiano affamato che aveva preso a beccare sul suo trolley, manco fosse uno di quei gelati o pezzi di pizza che i volatili hitchcockiani strappano piombando dal cielo dalle mani di chiunque.

Bechis usciva dalla sede del giornale

È capitato sotto Palazzo Wedekind, la sede del giornale. Proprio di fronte “abita” Draghi: Palazzo Chigi. Praticamente, er core de Roma. «Sembrava un condor», ricorda il direttore. «Può succedere in due soli posti al mondo: sulla cima delle Ande o nel centro di Roma. Ed è qui che è successo proprio a me». Non è il primo caso, il suo, né – immaginiamo – l’ultimo. Magari. In realtà, questa dei gabbiani sta diventato una vera piaga. Quasi quanto quella delle buche nelle strade. A Bechis è capitato di finire nella seconda per sfuggire ai primi. E dire che degli uni e delle altre si è occupato perfino il New York Times.

«Sembrava un condor»

Non ne vogliamo addossare la colpa a nessuno. Lungi da chi scrive l’idea di dover buttar giù dal letto Virginia Raggi. Per il quinto metacarpo del piede di Bechis, poi. Già, del resto che potrebbe fare per liberare la Capitale dal flagello dei condor de’ no’ antri? Boh… Nel frattempo persino i piccioni si sono imposti il lockdown e girano alla larga dal centro storico da quando i giganteschi cugini hanno nidificato sotto palazzo Wedekind. Insomma, una strategia, a modo loro, l’hanno adottata. Urgerebbe quella della sindaca. Se proprio impotente contro i gabbiani, potrebbe rimettere a posto i sanpietrini. Un trolley sfondato, passi pure. Ma che almeno non si sacrifichi alla dittatura degli uccellacci anche l’osso del… piede.

 

 

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