Italia ignorata all’estero anche con Draghi: vertice sullo Sputnik tra Putin, Macron e Merkel

31 Mar 2021 8:31 - di Robert Perdicchi

Il vaccino russo anti-Covid Sputnik V, che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) deve ancora approvare, è stato uno dei temi principali di una riunione che si è svolta ieri sera in videoconferenza tra la cancelliera Angela Merkel, il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Emanuel Macron. “Questa valutazione sta avendo luogo secondo le stesse norme che si applicano a tutti gli altri vaccini”, ha dichiarato il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, riferendosi al processo di approvazione del vaccino. Secondo il Cremlino, i tre leader hanno parlato delle “possibili consegne e della produzione congiunta nei Paesi Ue”.

L’Ema sta attualmente esaminando una richiesta di approvazione dello Sputnik V nell’Ue. Il vaccino ha già ricevuto il via libera dell’Ungheria e ieri il cancelliere Sebastian Kurz ha dichiarato che l’Austria è in trattativa per l’acquisto di un milione di dosi.

L’Italia esclusa dal vertice sullo Sputnik?

E l’Italia? Come mai non c’è neanche in questa occasione, mentre anche qui infuria la polemica sul vaccino russo e qualche regione, come la Campania di De Luca, sta provando a procurarsi le dosi direttamente da Mosca. Ma chissà se con l’esclusione dell’Italia dal vertice internazionale sul vaccini russo non abbia a che fare la posizione di qualche giorno fa di Draghi, quando aveva espresso giudizi categorici contro l’utilizzo dello Sputnik, facendo magari irritare il Cremlino.

Nei colloqui tra i leader Ue e Putin anche la politica estera

Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe fatto sapere al cancelliere tedesco Angela Merkel e al presidente francese Emmanuel Macron che la Russia è pronta a ripristinare le normali relazioni con l’Ue, qualora dovesse manifestarsi un reale interesse verso tale eventualità da parte di Bruxelles. A riferirlo, con un comunicato ufficiale, è la presidenza della Federazione Russa, sottolineando che è stato concordato di continuare a lavorare sull’intera agenda attuale. Ma oltre al normale rapporto di interazione tra Russia e Ue, anche grazie alla “diplomazia del vaccino”, i tre avrebbero anche discusso della difficile situazione in Libia, della necessità del rispetto del cessate il fuoco in Libia, dell’ assistenza umanitaria al popolo siriano. degli scenari mediorientali.
Senza l’Italia, senza Draghi.

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