Striscia la Notizia fa infuriare la Rai: verso la causa a Mediaset per i servizi sulle sedi estere

11 Feb 2021 15:13 - di Luciana Delli Colli
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Non solo una guerra a colpi di audience. Tra Rai e Mediaset, secondo quanto trapelato, starebbe per scattare anche una battaglia legale. La Rai, infatti, starebbe preparando una causa contro Mediaset per via dei servizi di Striscia la Notizia sui costi delle sede estere.

La Rai contro Mediaset per i servizi di Striscia la Notizia

A divulgare l’indiscrezione sulla possibile causa della Rai a Mediaset è stata l’agenzia di stampa Adnkronos, precisando che l’azione legale è stata sollecitata dagli stessi corrispondenti dall’estero d’intesa con il sindacato interno dei giornalisti, l’Usigrai. In particolare, gli uffici legali della Rai sarebbero al lavoro sulla rubrica satirica di Striscia la Notizia “Rai Scoglio 24”, tenuta da Alessio Giannone, meglio noto come Pinuccio. Nei servizi Pinuccio punta il dito contro «le spese pazze» delle sedi estere Rai. Fra le affermazioni contestate dalla tv pubblica, secondo quanto riportato, vi sarebbero anche quelle inerenti la sede di New York, per la quale a Striscia si è parlato di «tre appartamenti per gli inviati», come se fosse l’Azienda Rai a pagarne le spese.

Corrispondenti sul piede di guerra

Proprio il corrispondente da New York, Claudio Pagliara, ieri su Twitter ha annunciato di aver dato mandato ai propri legali di intervenire. “La Rai non mi paga la casa a New York (una modesta one bedroom). Me la farò pagare da Pinuccio e Striscia. Ho dato mandato al mio legale di querelarli per diffamazione”, ha scritto Pagliara. La presa di posizione di Pagliara potrebbe aver impresso un’accelerazione alle decisioni della Rai. Sempre secondo quanto riporta l’Adnkronos, sarebbe di stamattina, infatti, una mail inviata all’amministratore delegato della Rai e al Dg dal fiduciario dei corrispondenti, in accordo con l’Usigrai, che ha parlato di silenzio «riprovevole».

L’Usigrai contro il silenzio dei vertici Rai

Nella lettera i corrispondenti stessi chiedono all’Azienda di smentire le notizie destituite di fondamento e tutelare l’immagine dei dipendenti e, quindi, anche dell’Azienda Rai in ogni sede, pronti, in caso contrario, a farlo da soli. «Se il silenzio dei vertici aziendali dovesse proseguire i corrispondenti valuteranno ulteriori passi anche legali per ottenere il rispetto dei propri diritti», si legge nella lettera. Oggi, poi, le indiscrezioni sulla preparazione della causa contro Mediaset.

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