Mauro Corona contro il governo Draghi: «Non potrà fare miracoli con quella ciurma» (video)

19 Feb 2021 12:28 - di Angelica Orlandi
Corona

Tra i tanti “laudatores” del premier Mario Draghi vale la pena citare e apprezzare chi rimane con i piedi puntati per terra anche tra i non addetti ai lavori. E’ toccato – e non era imprevedibile -all’ “uomo della montagna”, come i più definiscono Mauro Corona, lo scrittore e alpinista, già “epurato” da Rai 3 da Franco Di Mare e ospite in collegamento di Paolo Del Debbio Dritto e Rovescio, programma salutare per chi non vuole avere un’informazione uniforme e stucchevole.  Parlando del cambio della guardia a Palazzo Chigi, ha affermato: “È la dimostrazione del fallimento della politica di governo. Cioè, sei lì per amministrare questa Italia che si è presa anche malamente in questo periodo. E non ce la fai, hai bisogno di uno da fuori. E non è la prima volta”, rimarca nel suo stile naif.  “La penso come lei“,  sottolinea il conduttore.

Mauro Corona: “Draghi non potrà fare miracoli”

Quindi Mauro Corona ha precisato : “Anzitutto vedo il fallimento totale, l’incapacità della politica attuale. Dopodiché non è altro… questo governo mi sembra quasi un Conte-tre. Ha rimescolato quelli che c’erano. Se il timoniere è in gamba ma la ciurma è quella che è… non credo che Draghi faccia i miracoli”. Poche parole semplici  che intercettano un sentire diffuso molto più di quanto non lascerebbero intendere gli attori politici che sostengono il nuovo esecutivo senza passare attraverso la prova dei fatti.  Il programma di Del Debbio ha ottenuto infatti un ottimo risultato giovedì sera a con 1.166.000 spettatori e il 6.13% di share. Raggiungendo  picchi del 9.5% di share con quasi 1.800.000 spettatori. “Grazie per aver passato, ancora una volta, il vostro giovedì sera con noi!”, si è congedato il conduttore.

Del Debbio: “Ma quale discontinuità”?

Del Debbio durante il programma non ha potuto fare a meno di infilare il suo scetticismo di buon toscano disincantato di fronte al nuovo: “Discontinuità sti due…”, ha sottolineato a un certo punto  riferendosi al duo Speranza-Arcuri.

 

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