La “bomba” degli ispettori Oms in Cina: «Non escludiamo che il Covid sia nato nel laboratorio di Wuhan»

4 Feb 2021 11:29 - di Laura Ferrari
Wuhan laboratorio

Gli ispettori dell’Organizzazione mondiale della Sanità hanno visitato ieri mattina l’Istituto di virologia di Wuhan. L’istituto ha diversi laboratori ad alta sicurezza in cui i ricercatori stanno lavorando sui coronavirus. L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ripetutamente accusato il laboratorio di Wuahn di aver diffuso il virus che ha causato il Covid-19, provocando la pandemia globale.

L’esperto Oms nel laboratorio di Wuhan: “Stiamo raccogliendo dati mai visti”

In un’intervista a Skynews, Peter Daszak, uno degli esperti in Cina ha fatto il punto della situazione. “Il corpo di informazioni che stiamo mettendo insieme è di grande valore e ci sta portando nella giusta direzione” per quanto riguarda le origini del coronavirus.  “Le tesi sono ancora tutte sul tavolo, siamo aperti a tutto”, ha spiegato Daszak che da anni collabora con l’Istituto e con la dottoressa Shi Zhengli, la scienziata cinese nota come ‘Bat woman’ per le sue ricerche sui pipistrelli. “Se i dati ci porteranno ad un mercato del pesce è lì che andremo, se ci porteranno in un allevamento di animali selvatici e lì che andremo, se ci porteranno in un laboratorio è lì che andremo”, ha spiegato Daszak, la cui nomina nel team dell’Oms è stata oggetto di qualche critica visti i suoi stretti legami con la Cina.

“Sono come investigatori che devono risolvere un giallo”

Il gruppo di esperti è guidato dallo svizzero Peter Ben Embarek. Sono scienziati “provenienti da 10 Paesi”, ognuno con competenze chiave. Come ha spiegato l’irlandese Michael Ryan, direttore delle emergenze dell’Oms,. “tutte le risposte potrebbero arrivare in questa occasione o forse no. Noi continueremo a spingere per avere più dati. E’ un’indagine, è come un giallo. E il fatto che si siano poste domande diverse due settimane più tardi a una persona diversa non significa che qualcuno sta nascondendo informazioni”. “E’ un processo di scoperta. Si vuole aprire una finestra sull’origine del virus – ha aggiunto – Ma molte persone all’esterno fanno riferimento al fatto che non accetteranno il rapporto quando uscirà. Nessun altro Paese ha presentato altre prove documentali all’Oms. Stiamo cercando di trovare una risposta. Se l’avete, allora fatecelo sapere. Certamente per me è tempo che le persone che dicono e pensano di avere informazioni comincino a fornirle”.

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