Bolzano, la svolta si cerca nei vestiti di Benno lavati da Martina: lì la prova della premeditazione

23 Feb 2021 17:35 - di Filomena Auer
Bolzano i vestiti di Benno

Giallo di Bolzano, la svolta si cerca nei vestiti di Benno lavati da Martina. Per gli inquirenti sarebbe lì, tra quegli indumenti cambiati, lavati, indossati e consegnati in un secondo momento, la prova della premeditazione dell’omicidio. Nella complessa inchiesta sull’omicidio della coppia bolzanina, i vestiti di Benno, in cella come unico indagato per duplice omicidio e occultamento di cadavere. Quegli indumenti, lasciati a lavare in casa dell’amica Martina la notte del 4 gennaio, a ridosso della scomparsa dei genitori. Quei cambi di maglia e pantaloni della mattina dopo. Insomma, quegli abiti consegnati in ritardo dalla commessa 40enne che con il sospettato numero uno dell’inchiesta ha trascorso la notte indicata come quella della sparizione dei coniugi Neumair: rappresentano i punti oscuri dell’inchiesta su cui gli inquirenti vogliono fare luce. Probabilmente convinti, come segnala l’Adige.it in queste ore, che la svolta possa arrivare proprio dagli esiti degli esami di laboratorio su quegli abiti. Potrebbe stare lì, insomma, la prova della premeditazione del duplice delitto. La conferma del sospetto di un’accurata pre-costituzione di un alibi…

Giallo di Bolzano, i vestiti di Benno tornano al centro dell’inchiesta

Nel frattempo, come noto, a Bolzano sono arrivati da Genova-Voltri i sommozzatori specializzati che continuano le ricerche, dando vita a ulteriori controlli nelle acque dell’Adige. In particolare, nei pressi di Ischia Frizzi, località in corrispondenza del ponte in cui il Ris avrebbe rilevato tracce di sangue compatibili con quello di Peter Neumair. Stando alle ultime informazioni diffuse dal quotidiano L’Adige, i sommozzatori impegnati a scandagliare il fiume, avrebbero individuato e prelevato degli oggetti dal letto dell’Adige. Reperti ritenuti importanti e che ora sarebbero al vaglio delle autorità. Ma, da fonti investigative, vige il massimo riserbo sulla natura dei ritrovamenti in oggetto.

Giallo di Bolzano, i vestiti di Benno: a fine marzo e inizio aprile gli esiti degli esami

Per ora, dunque, l’attenzione degli inquirenti torna a concentrarsi sulle azioni di Benno e su quello che non torna in merito ai suoi cambi d’abito in quella misteriosa notte del 4 gennaio scorso. Gli indumenti dell’indagato, dunque, tornano al centro dell’inchiesta. Come riferisce l’Adige.it, allora, «i primi risultati saranno consegnati agli inquirenti e alla giudice Carla Scheidle l’8 aprile prossimo». Mentre «il 30 marzo precedente saranno resi noti i risultati delle verifiche informatiche su computer, chiavette Usb e telefonino in uso al presunto omicida”. Certo le analisi della scientifica daranno il loro responso definitivo più in là – si parla di un lasso di tempo largo che va dalla fine di marzo e inizio di aprile – ma quel cambio ingiustificato del giovane appena arrivato in casa dell’amica Martina, con cui aveva un appuntamento per cena la sera del 4 gennaio. Quella doccia fatta in fretta e furia, mentre ai giornalisti che lo hanno intervistato nei giorni seguenti, Benno ha sempre detto di essersi rinfrescato a casa sua prima di uscire. Quella strana richiesta di lavare i suoi panni sporchi a casa della donna. Che conosceva da appena un mese… Tutti questi tasselli, insomma, agli investigatori al lavoro sul caso non convincono.

Quel cambio ingiustificato dopo un viaggio breve da Bolzano a Ora

Per ora, i rumors rinfocolati da servizi e aggiornamenti sul caso in tv, insistono sul fatto che l’amica Martina resta sul registro degli indagati per favoreggiamento. L’insegnante, accusato del delitto dei due genitori, diede alla donna da lavare tre t-shirt ed una maglietta Polo. Un cambio ingiustificato dopo un viaggio di pochi chilometri da Bolzano a Ora che normalmente richiede meno di mezz’ora di tempo e che l’indagato impiegò quasi un’ora a compiere arrivando, come detto da Martina stessa agli inquirenti, notevolmente in ritardo. Pur avendo, per la prima volta, utilizzato l’auto dei genitori per recarsi all’appuntamento…

I vestiti di Benno, riflettori su 3 t-shirt, una felpa, un paio di pantaloni

Non solo. Dopo la notte trascorsa con Martina, Benno, la mattina successiva, avrebbe indossato altri vestiti, che si era portato da casa. Si tratta di 3 t-shirt, una felpa, un paio di pantaloni e un paio di calzini. La donna ha detto agli inquirenti che i vestiti non erano comunque sporchi, tantomeno presentavano macchie di sangue. Dunque, i riflettori degli investigatori restano puntati sugli abiti indossati e cambiati da Benno la sera della scomparsa dei genitori. E su Martina, la commessa quarantenne iscritta sul registro degli indagati e che sarà sicuramente risentita dalla Procura della Repubblica subito dopo l’esito degli esami di laboratorio sui vestiti di Benno Neumair.

I vestiti di Benno, Martina sarà riascoltata dalla Procura dopo gli esami di laboratorio

Indumenti che la donna ha consegnato ai carabinieri in ritardo, e solo dopo una perquisizione in casa sua dove maglie e pantaloni non emersero. Neppure a parole. Il fatto che la donna non solo non ne abbia parlato. Ma che neppure si sia interrogata sul perché del ritardo notevole del suo ospite e su quella particolare richiesta di mettere in lavatrice abiti appena indossati, lascia perplessi gli investigatori. Perplessità che troveranno risposta nei responsi delle analisi dei Ris.

 

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