Acciuga – Roma

3 Feb 2021 0:01 - di Redazione

Acciuga
Via Vodice, 25A/B – 00195 Roma
Tel. 06/3723395
Sito Internet: www.acciugaroma.it

Tipologia: principalmente pesce
Prezzi: antipasti 13/15€, primi 14/15€, secondi 18/20€, dolci 8€
Giorno di chiusura: Domenica

OFFERTA
Conferma di voto per questo locale guidato dal giovane chef Federico Delmonte che ha aperto lo scorso anno nel quartiere Prati. La cucina è prettamente di mare, tranne per tre piatti terragni (uno per ogni portata) di cui francamente non se ne sentiva l’esigenza, mediamente ben realizzata e con qualche spunto creativo mai fine se stesso. Il menù non è molto ampio (un bene a nostro avviso…) e, oltre alla scelta à la carte, prevede due percorsi degustazione: “Federico” a 68€ per nove portate e “Acciuga” a 45€ per un antipasto, un primo, un secondo e un dolce a scelta dal menù stesso. Abbiamo iniziato la nostra cena con un gustoso appetizer offerto a base di gin tonic rivisitato con l’aggiunta di pompelmo e un frollino al parmigiano farcito con salsa tonnata all’arancia. È stata poi la volta del polpo, pomodoro e fava, con il mollusco cotto lungamente a bassa temperatura (il che lo ha reso morbido ma sodo) adagiato su una purea di fave (un po’ sciapa) e condito con un aceto di pomodoro fatto in casa davvero delizioso e dei pomodorini secchi. Filologicamente corrette le tagliatelle alle vongole, con il formato di pasta inusuale che però ben si sposava con i frutti di mare, arricchite da una piacevole nota piccante. Tra il pescato del giorno, abbiamo scelto la gustosa sogliola alla scottadito con panatura alle erbe aromatiche e contorno di scarola con olive. In chiusura, “kiwi è salute”, un dolce a base di kiwi marinato al sale, sotto forma di marmellata e di granita, pezzetti di mela verde, mandorle intere e crumble, ricoperti da una spuma di yogurt alpino, seguito purtroppo da un caffè leggermente sottoestratto e dall’aroma poco accattivante.

AMBIENTE
L’unica sala si intravede già dall’esterno grazie alle ampie vetrate e alla porta a vetri che donano luce durante il giorno. I tavoli di legno sono per lo più lasciati “nudi”, con un poggiaposate in metallo e bei tovaglioli di stoffa, mentre la cucina è a vista come ormai vuole la moda. Peccato per le pareti un po’ troppo spoglie e per l’acustica del locale che crea confusione anche a sala non piena.

SERVIZIO
Cortese ma poco spontaneo.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *