La Fondazione Gimbe smaschera il governo: “Al primo maggio sarà vaccinato solo un italiano su 7”

29 Gen 2021 8:33 - di Carlo Marini
vaccinazioni

Al primo maggio soltanto il 14% degli italiani riuscirà a essere vaccinato. Lo studio della Fondazione Gimbe non lascia margini di speranza. Intesa come virtù teologale e non come ministro della Salute.  Poco più di 8 milioni di italiani potranno completare le due dosi del ciclo vaccinale entro la fine di aprile. Ovviamente, se tutto andrà bene. Ad esempio, nello studio non era ancora contemplato l’imprevisto del vaccino di AstraZeneca e Oxford, quello realizzato anche a Pomezia. Vaccino che, secondo i report in Germania, non può essere somministrato agli over 65 anni. Tutto ciò farà rivedere ulteriormente al ribasso le stime. Inoltre, occorrerà una notevole reattività della macchina organizzativa, visto che la maggior parte delle dosi non arriverà prima di metà febbraio”.

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta

Un altro problema della campagna vaccinale è la distribuzione regionale. L’analisi della fondazione presieduta da Nino Cartabellotta, rileva “notevoli differenze regionali difficilmente spiegabili solo sulla base dei criteri verosimilmente utilizzati in questa prima fase per la consegna (numero operatori sanitari e socio-sanitari, numero personale e ospiti Rsa)”.

“Oltre ai noti ritardi di consegna da parte di Pfizer – dichiara Renata Gili, responsabile Gimbe Ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe – AstraZeneca ha comunicato alla Commissione Europea una riduzione della fornitura stimabile fino al 60% nel 1° trimestre, mentre CureVac non potrà consegnare entro marzo le 2,019 milioni di dosi previste dal Piano vaccinale, visto che lo studio di fase 3 è stato avviato solo il 14 dicembre”. Di conseguenza, al netto di ulteriori ritardi di consegne, entro il 31 marzo 2021 il nostro Paese dovrebbe disporre di 16,557 milioni di dosi, di cui 8,749 milioni da Pfizer-BioNTech e 1,346 milioni da Moderna e AstraZeneca fornirà 6,462 milioni di dosi, anziché i 16,155 milioni previsti. Con queste disponibilità, a malapena si arriverà al 14 per cento della popolazione vaccinata.

Hanno ricevuto le due dosi solo 381mila italiani

Al momento, gli italiani effettivamente vaccinati, e cioè che hanno ricevuto le due dosi sono meno di 400mila. A ieri erano 1.700.625 le dosi somministrate. Il dato è stato pubblicato nell’ultimo aggiornamento del report relativo alle vaccinazioni stilato quotidianamente dal governo. I soggetti che per il momento sono riusciti a ricevere entrambe le dosi sono però appena 381.837 . Inoltre, c’è da sperare che tutti coloro che hanno ricevuto la prima somministrazione riusciranno a essere richiamati per la seconda dose nei tempi raccomandati. Facendo un po’ di confusione, il ministro della Salute, Roberto Speranza aveva annunciato un milione di italiani già vaccinati. Dato quindi corretto dopo la gaffe, anche sul sito del ministero della Salute.

A proposito di numeri ballerini, ieri la Regione Lombardia ha confutato, numeri alla mano, i dati della Fondazione Gimbe secondo i quali il 61 per cento delle persone vaccinate non fossero operatori sanitari. Numeri prontamente corretti anche sul sito del ministero della Salute. Anche nella gestione dei numeri la confusione regna sovrana.

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