Vespa è per la linea dura: «Idranti contro i giovani che fanno assembramenti, ma aprite i ristoranti…»

16 Dic 2020 15:30 - di Fortunata Cerri
Vespa

Bruno Vespa chiede misure drastiche. Ospite di Myrta Merlino a L’aria che Tira afferma: «Non vorrei essere nei panni del governo, perché in questo momento qualsiasi scelta fai sbagli. Io sono un aperturista rigoroso, nel senso che se chiudi i centri commerciali nel weekend crei caos davanti ai piccoli negozi, mentre in un centro commerciale con la security puoi regolare l’afflusso. Sono andato in una grande libreria di Milano: massimo 104 persone dentro. E tu le potevi contare».

Vespa: «Chiudere i ristoranti che non rispettano le distanze»

Il giornalista critica Conte per la chiusura di ristoranti, locali e negozi. Misure che stanno mettendo in ginocchio le attività produttive. «Ci sono ristoranti che non rispettano le distanze neanche all’aperto. Chiudeteli. Ma gli altri li tieni aperti. Al contrario della Germania dove danno il 75% qui questo non accade. Tu hai perso 100 euro? ti ridanno 75 euro. Noi quei soldi non ce li abbiamo. Allora va benissimo chiudere tutto, va benissimo salvare vite. Ma assumiamoci la responsabilità di avere un disastro socio-economico a gennaio». E per gli assembramenti dei giovani non ha dubbi: «Idranti».

Vespa: «Idranti per gli assembramenti»

Un concetto che ha espresso anche a DiMartedì su La7. «Io disperderei gli assembramenti con gli idranti. Se vedessi dei ragazzi che stanno insieme senza mascherine spruzzerei loro con gli idranti, così passa la voglia». Eppure per Vespa il governo deve fidarsi almeno un po’ perché “l’incertezza è pericolosa”.

«Chi passeggia non fa assembramento»

Il giorno prima Vespa era stato ospite di Quarta Repubblica a Rete 4.  Lì aveva parlato della verifica di governo. Il conduttore di Porta a porta aveva commentato le voci di rimpasto seguenti agli incontri tra il premier e i rappresentanti di Pd M5s. Le fibrillazioni innescate da Matteo Renzi e Italia Viva riguardano in realtà un po’ tutta  la maggioranza. «Quando si fanno le verifiche – aveva detto Vespa – in genere il destino del governo è infausto». E poi ancora: «Sono un aperturista rigoroso – aveva anche lì spiegato Vespa – se i ristoranti non rispettano le regole allora chiudili. Ma la gente che passeggia per le strade non è assembramento. Si può fare tanto facendo i controlli».

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