Decreto Immigrazione, FdI protesta alla Stazione Termini: «Il governo pensa solo ai clandestini»

1 Dic 2020 8:18 - di Alberto Mariani
decreto immigrazione

Alla Camera approda il Decreto Immigrazione e in Aula scatta la bagarre. Il Governo chiede per l’ennesima volta la fiducia sul provvedimento raccogliendo 298 sì contro i 224 no. La discussione sul dl che modifica i cosiddetti “decreti Salvini” continua con il voto sil testo per poi passare al Senato per l’approvazione. Fratelli d’Italia dopo aver votato contro la fiducia si è ritrovato con parlamentari e dirigenti di partito alla Stazione Termini di Roma per ribadire la ferma opposizione al decreto.

Decreto immigrazione, Lollobrigida all’attacco

«Il provvedimento è un fatto offensivo per la nostra Nazione», ha affermato Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera. «In queste ore, mentre le imprese e le famiglie sono in ginocchio a causa della crisi legata al Covid, alla Camera dei deputati si parla di altro. Si parla di come eliminare alcune norme legate al decreto immigrazione, che ha impedito che le nostre città si riempissero di immigrati clandestini».

La Stazione di Roma è la prova di cosa succede

«È vergognoso che chi rispetta le regole e paga le tasse venga messo in secondo piano rispetto a chi arriva illegalmente sulle nostre coste o valicando i nostri confini senza avere alcuna autorizzazione. Fratelli d’Italia è qui in un luogo simbolo, la Stazione Termini di Roma, frequentata da persone che rispettano poco le nostre leggi. Spacciatori, delinquenti e persone che soggiornano spesso ai limiti della sopravvivenza: lo abbiamo voluto sottolineare con la presenza del gruppo dei nostri parlamentari».

Il decreto immigrazione voluto dai Cinquestelle

«Mentre le attività e le imprese chiudono, l’unico obiettivo che si pone questa maggioranza è di aprire i porti e riaprire all’immigrazione clandestina. Faremo il nostro dovere nel tentativo di fermare l’approvazione di questo decreto voluto dai Cinquestelle e dal Pd. Condurremo una battaglia parlamentare con un ostruzionismo fermissimo a questo governo. Prima andrà a casa, prima riusciremo a ristabilire delle regole e una convivenza civile in questa Nazione».

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