Natale senza Amazon, Rampelli: “Estendiamo la battaglia anche contro Booking”

19 Nov 2020 18:25 - di Giovanni Pasero
natale senza amazon

Natale senza Amazon ma anche senza Booking. Lo propone Fabio Rampelli, rilanciando la campagna di questi giorni in Francia e in Italia. “Non c’è solo Amazon ma anche Booking.com e tutte le piattaforme digitali che hanno letteralmente distrutto la nostra economia reale”, dichiara l’esponente di FdI. “Oggi con le restrizioni imposte dal governo per combattere la pandemia approfittano della crisi commerciale italiana attuando un vero e proprio sciacallaggio. Rispetto al manifesto francese, quello nostro si è arricchito delle identità economiche al dettaglio. Aggiungendo, quindi, l’on line travel agency (Ota) che hanno dato un colpo mortale alla nostra economia turistica alberghiera. Stiamo estendendo la pagina con adesioni del mondo della cultura. Ma anche dello spettacolo, del commercio, dell’artigianato, del turismo, della politica. E anche delle realtà ambientaliste e associative. La pagina e la campagna #NatalesenzAmazon saranno quindi senza sigle partitiche ma ricca di adesioni trasversali agli schieramenti politici. Chi vuole potrà mandare inviare video e foto con l’hashtag #NATALESENZAMAZON” e alla pagina Facebook. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

Natale senza Amazon, Gasparri sposa la campagna

Ieri sulla campagna Natale senza Amazon è intervenuto anche il senatore di Fi Maurizio Gasparri. “L’Istat ha confermato quello che tutti sappiamo da tempo, che a causa del Covid il commercio nelle nostre città è ancora di più in crisi profonda mentre l’e-commerce continua ad incrementare i propri guadagni. Basta concorrenza sleale: rischiamo un impoverimento dei commercianti italiani e la desertificazione delle nostre comunità e dei nostri centri storici. Amazon e i grandi gruppi del web pagano tasse irrisorie a fronte di incassi milionari mentre i nostri commercianti, le nostre piccole imprese, i nostri artigiani, sono schiacciati dal fisco e da mille altri permessi e controlli che paralizzano le loro attività”.

“Ecco perché, come è già avvenuto in Francia, lanciamo l’iniziativa “Natale senza Amazon”, per sostenere gli italiani che lavorano e pagano le tasse contro chi, con arroganza, continua a godere di una ingiusta immunità fiscale. Una campagna che ho lanciato sui miei profili social e che ci auguriamo venga condivisa da politica e mondo del commercio e della cultura, per dare un segnale di sostegno e vicinanza a chi è stato duramente colpito da questa crisi”, conclude.

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