Piazza Affari diventa italo-francese, Meloni: “Chi intende svendere l’Italia mi troverà sulla sua strada”

9 Ott 2020 18:36 - di Redazione
Piazza Affari Meloni

“Ancora una volta la sinistra ha scelto di favorire la strategia dei francesi che da tempo intendevano assumere una posizione di predominio finanziario in Europa, con l’acquisizione di Borsa Italiana di fatto finanziata proprio dall’Italia. Parigi raggiunge così un obiettivo storico, dopo lo smacco subito di recente nell’acquisizione della Borsa spagnola; e può avere informazioni importanti proprio sul patrimonio delle Pmi italiane”. La leader  di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni è scettica e preoccupata. Alla fine è passata la linea sostenuta dal ministero dell’Economia: Borsa Italiana doveva essere francese e francese sarà. Qualsiasi altra ipotesi – cordata italiana, magari con sostegno pubblico, inclusa – non è mai stata presa in considerazione. Così un’altra realtà strategica – gestisce, fra le altre cose, MTS, il mercato dei Titoli di Stato – della nostra economia passa di mano. E lo fa finendo, ancora una volta, in mani transalpine.

Piazza Affari, Meloni:  un’altra svendita targata Pd

Borsa Italiana era già sotto controllo straniero dal 2007, quando si fuse con la sua omologa  di Londra dando origine al London Stock Exchange Group. Quest’ultimo è però finito – dopo l’acquisizione della società di analisi dei dati Refinitiv – sotto gli occhi dell’antitrust, che le ha imposto di cedere la divisione milanese per avere il via libera al perfezionamento dell’acquisizione. Da qui la necessità di trovare una qualche collocazione per Borsa Italiana. L’ha avuta vinta Euronext, colosso nato dalla fusione tra le borse di Parigi, Amsterdam e Bruxelles e che, nel corso degli anni, ha incorporato anche le piazze di Lisbona e Dublino. Era questa l’opzione più caldeggiata dal ministro Gualtieri, che ha schierato Cassa Depositi e Prestiti (in tandem con Intesa Sanpaolo) per dare consistenza all’operazione.

Meloni: “Terremo gli occhi aperti”

Piazza Affari, Meloni spiega bene il senso dell’operazione: “La presenza di Cdp e di Banca Intesa, certamente importante, non è di per sé sufficiente a garantire che la governance non sia squilibrata e che in prospettiva non prenda il sopravvento la perdurante volontà egemonica francese. Che punta da sempre al controllo della finanza e delle imprese italiane. Avremmo dovuto consentire a Cdp di trattare anche con chi aveva già manifestato offerte migliori sia sul piano finanziario che su quello industriale. Perché si sia voluto pervicacemente perseguire solo l’intesa con la Francia escludendo ogni altra soluzione è un mistero (o forse no)”. Una cosa è certa, promette Giorgia Meloni: “Si sappia che terremo gli occhi aperti anche su altri importanti dossier, come quello di Mediobanca e di conseguenza di Assicurazioni Generali. Chi intende svendere l’Italia agli interessi francesi, sappia che ci troverà sulla sua strada”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Fernando 10 Ottobre 2020

    Giorgia Meloni attenzione vigilare PMI italiane non cada in mano Francesi.

  • Cervohold 10 Ottobre 2020

    Da anni assistiamo alla svendita dei nostri migliori asset agli stranieri con una tecnica predatoria del risparmio privato veramente singolare: i titoli non vengono valorizzati, ma manovrati al ribasso in Borsa fino a prezzi infimi, poi si lancia l’OPA finale a 1/4 – 1/3 del valore dell’azienda e chi non consegna le azioni viene depredato legalmente con il recesso o il rimborso calcolato sui prezzi infimi senza possibilità di scampo. Queste sono le regole infami di tutela comunista del risparmio privato in Italia.

  • Silvia Toresi 10 Ottobre 2020

    Il centrosinistra venderebbe anche la madre!!!!!!