Virus, De Luca imita Crozza: «Che idioti i giovani che bevono dallo stesso bicchiere»

13 Lug 2020 19:20 - di Marzio Dalla Casta
De Luca

Rieccolo. È bastato che il livello di guardia s’innalzasse di quel tanto per far tornare Vincenzo De Luca ad esternare come ai bei tempi, quando il coronavirus imperversava in tutto il Nord-Italia. Un po’ meno, per fortuna, nel Sud. In tutto il Sud, isole comprese. La qual cosa, tuttavia, non gli ha impedito di atteggiarsi a salvatore della patria napoletana manco avesse, novello San Gennaro, fermato con le mani la lava del Vesuvio. Ma onore al merito: ‘o Sceriffo prima si è ritagliato il ruolo di governatore anti-virus, poi si è intestato il risultato del mancato contagio e ora corre verso la riconferma.

De Luca si atteggia a novello San Gennaro

A patto, ovviamente, che il coronavirus non tocchi foglia che De Luca non voglia. E se qualche focolaio si accende, come a Mondragone, lui corre immediatamente ad accendere un cero a se stesso con la preghiera (sempre a se stesso) di scongiurare il peggio. Insomma, il suo è un equilibrio alquanto precario: un po’ di Covid gli fa gioco così i campani si ricordano del loro (presunto) salvatore. Ma senza esagerare perché se non per lui finisce male. Avanti così fino al 20 settembre, giorno del voto, De Luca ci metterebbe la firma. Sarebbe la condizione ideale per far passare in secondo piano cinque anni di annunci seguiti dal nulla.

I suoi strali contro la «movida serale»

Già, le sue intemerate anti-Covid gli consentono di vivere un personalissimo stato di grazia. Di conseguenza, il personaggio vive ben oltre le polemiche sulla mancata rimozione delle ecoballe o sulle “fritture di pesce” o sull’incetta di voltagabbana e mercenari arruolati per la campagna elettorale. Basti pensare che con le sue performance è riuscito in un’impresa mai centrata prima d’ora da un politico: rubare il mestiere al proprio imitatore. Il povero Crozza è addirittura in crisi dopo che la sua creatura lo ha superato. Sentite questa: «Mi dicono che ci sono giovani che nella movida serale continuano ad assembrarsi e persino a bere dallo stesso bicchiere. Sono comportamenti idioti oltre che masochistici». Un mito, la «movida serale» è impagabile. Ve ne immaginate una pomeridiana o, peggio, mattutina? Secondo voi a dirlo è stato Crozza o De Luca?

 

 

 

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