Lug 03 2020

Girolamo Fragalà @ 09:17

Coronavirus, scintille tra Battista e Lopalco: «Questi sono gli esperti…», «questi i giornalisti…»

Da una parte c’è Pierluigi Lopalco, l’epidemiologo. Dall’altra Pierluigi Battista, editorialista del Corriere della Sera. È l’ennesimo scontro di fuoco sul coronavirus. Le polemiche “sugli esperti” e “tra” gli esperti è infinita. La stagione del contagio e dell’emergenza continua ad andare avanti tra gli allarmisti e non allarmisti. Si moltiplicano consigli e previsioni. Che spesso espongono a scivoloni.

Lopalco, gli esperti e le “frasi famose”

Da giorni circolano su facebook le frasi famose di virologi e politici. Famose perché oggetto di vignette e ironie. Si va dalle parole di Conte pronunciate agli inizi del coronavirus fino agli aperitivi di Zingaretti, passando per Di Maio. Il video in cui Giggino invece di dire coronavirus dice coronavAirus è virale da settimane e settimane. Anche stavolta il botta e risposta avviene su Twitter. Come detto, sul ring ci sono Lopalco e Battista.

Ad iniziare la polemica è Pierluigi Battista

Ad iniziare il “match” sui social è il giornalista che twitta un articolo con un virgolettato di Lopalco: «Gli effetti della movida? Li vedremo a metà giugno, quando si ammaleranno i genitori». Giugno è passato, i genitori non si sono ammalati. A ridosso, quindi, il commento ironico dell’editorialista dal Corriere della Sera: «E questi sono gli esperti».

La dura replica dell’epidemiologo

Non si fa attendere la risposta dell’epidemiologo, che replica con un altro tweet. «E questi sono i giornalisti che fanno commenti leggendo un titolo senza neanche leggere il virgolettato nell’articolo». Un nuovo segnale di un clima non proprio sereno tra la comunità scientifica, molto esposta mediaticamente durante la pandemia, e i commentatori.

Lopalco aveva difeso Burioni

Di recente lo stesso Lopalco aveva difeso Roberto Burioni. «Trovo sconcertante l’attacco a un professionista che ha fatto consulenze e, ohibò, si è permesso di farsi pagare. Caro Roberto Burioni tutta la mia solidarietà». Così aveva commentato l’inchiesta del settimanale L’Espresso che accusava il virologo di aver fatto consulenze ad aziende farmaceutiche.