Retrobottega – Roma

22 Giu 2020 0:01 - di Redazione

Retrobottega
Via della Stelletta, 4 – 00186 Roma
Tel. 06/68136310
Sito Internet: www.retro-bottega.com

Tipologia: creativa
Prezzi: antipasti 15/16€, primi 16/18€, secondi 20/28€, dolci 9€
Giorno di chiusura: Lunedì
OFFERTA
Ha portato una ventata di novità nella Capitale questo locale dall’atmosfera nord europea. Si mangia su due grandi tavoli sociali in grado di ospitare 10 persone che condivideranno così con gli altri avventori le loro impressioni all’arrivo dei piatti, con vista sul pass in cui abili ragazzi assemblano gli ingredienti provenienti dalla cucina. Ne scaturisce un’esperienza che vale la pena di essere vissuta, mai banale e caratterizzata da un equilibrio e una ricerca che meritano un plauso, in miglioramento rispetto al già buon livello dell’anno passato. Si può ordinare à la carte oppure optare per la formula “Retrobottega” che consiste in un percorso di due antipasti, un primo, un secondo e un dolce scelti liberamente dal menù al costo di 55 euro, che aumenta di 8 euro per ogni piatto aggiunto ai cinque previsti. Eccellente l’accoglienza con un olio evo siciliano servito su del pane, seguito da una strepitosa tartare di barbabietola su fonduta di parmigiano e semi tostati gentilmente offerta. Si prosegue su ottimi livelli con le lenticchie proposte in diverse consistenze con funghi e gamberi, mentre con la crepinette di foglie, cardo mariano, alloro e lampascioni si registra l’unico vero inciampo di un percorso, altrimenti notevolissimo, per colpa di un deciso eccesso di sale che ci ha fatto rimandare indietro il piatto. A porre rimedio l’offerta di un primo non ordinato, peraltro ottimo: la pasta con piselli (cotti croccanti) e tartufo. Impeccabili pure gli altri primi provati: gli agnolotti del plin con tonno di coniglio e succo di verdure arrosto e il risotto al limone, perfetto per cottura del cereale e per mantecatura. E poi sua maestà il piccione, qui cotto al forno e accostato magistralmente al radicchio tardivo, dalle carni tenere e giustamente al sangue. Chiusura non all’altezza con la tartelletta con kefir e limone, dalle piacevoli note acide, ma con la frolla moscia e poco cotta, seguita per fortuna da un’ottima tazzina di arabica etiope, solo un filo carente di estrazione, dalla spiccata, quanto piacevole acidità.

AMBIENTE
Due salette, una di fila all’altra, ognuna con un tavolo sociale alto a cui ci si accomoda sedendosi su sgabelli non comodissimi, giocate sui toni scuri per un’atmosfera elegante e informale al tempo stesso; sulla strada che conduce ai servizi trovano posto altri coperti su una mensola affacciata sulla cucina e in fondo una piccola saletta per sei persone con un tavolo classico.

SERVIZIO
Molto preparato e presente, forse troppo in fase di ordinazione quando vengono spiegati nel dettaglio piatti già scelti dall’avventore, con un malcelato autocompiacimento che stride, poi, con il non chiedere spiegazioni sul piatto lasciato intonso, come descritto prima. Da segnalare che la prenotazione può avvenire solamente tramite il sito internet del locale, lasciando il numero di carta di credito.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net

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