Giu 05 2020

Francesco Storace @ 06:00

Arcuri come Conte: si beano del nulla su oltre trentamila morti

Ogni giorno ha la sua pena e ieri ci è toccato lo spettacolo di Domenico Arcuri. I dispetti del nostro diavolo custode sono infiniti e dopo Conte non poteva capitarci di meglio. Anche se sarebbe preferibile chiudere la pagliacciata e togliere il collegamento da Marte.

Strabiliante il commissario. Finito di trangugiare chissà quale vinello il commissario a non si sa bene cosa ha incantato così i giornalisti: “Abbiamo fatto tutto in 85 giorni: per una volta, sarebbe davvero bello se tutti ci accorgessimo che siamo stati straordinari“. E dopo questo scommettiamo sulla nascita  delle bimbe di Arcuri, che poi sarebbe la moda del momento.

Ma Conte come ha scovato Arcuri?

Pensavamo alle task force come il massimo della fantasia istituzionale. Ma aver scovato Arcuri è stata un’impresa di cui dover dare lealmente atto a Giuseppe Conte. Nessuno ci sarebbe mai riuscito. La modernità ha i suoi costi e la competenza pure. E quando a marzo Arcuri scambiò la Russia con l’Unione Sovietica fu probabilmente per metterci alla prova.

Comunque è davvero bravissimo. Appena l’altroieri il premier ha detto che sostanzialmente abbiamo alle nostre spalle l’emergenza sanitaria e lui ci annuncia che a settembre avremo due miliardi di mascherine italiane. Forse se le farà assicurare dagli spacciatori di dispositivi falsi da cui si rifornisce abitualmente Nicola Zingaretti. A settembre, che poi mancheranno solo pochi mesi a Carnevale.