“Niente autocertificazione e soldi subito sul conto”. Ecco come si vive il coronavirus a Londra

7 Mag 2020 15:38 - di Guido Liberati

«Mentalmente gli inglesi sono stati preparati bene. Sapevano che avrebbero dovuto piangere molti morti. Qui a Londra hanno parlato chiaro e hanno agito velocemente». La testimonianza di Vincenzo Zaccarini, imprenditore che da 40 anni vive nella capitale inglese, fotografa una realtà ben diversa da quella che i giornali italiani dipingono. Una realtà che in Italia ci sogniamo, dal punto di vista organizzativo ed economico.

Le corrispondenze si sono fermate tutte alle frasi di Boris Johnson sull’immunità di gregge e ai numeri di morti per coronavirus. All’atto pratico, lo scenario rispetto a quello italiano, è invece invidiabile. Zaccarini, che è coordinatore di FdI per il Regno Unito, sintetizza la questione in pochi passaggi.

«Chi aveva un’attività come un ristorante (Zaccarini lavora nella distribuzione alimentare nei ristoranti ndr), ha presentato la domanda on line e ha ricevuto fino a 25mila sterline in tempi brevissimi. In genere, dopo dieci giorni lavorativi».

Vincenzo Zaccarini al lavoro

La testimonianza di Vincenzo Zaccarini, imprenditore a Londra

Per chi ha dipendenti, è altrettanto semplice. «Se hai persone che lavorano per te, il governo paga l’80 per cento del loro stipendio». Come si ottiene? Basta un clic. «Alla fine del mese ho compilato il modulo on line e dopo una settimana, mi sono arrivati gli stipendi all’80 per cento per i miei dipendenti». Identica prassi se hai un mutuo. «Lo puoi mettere, qui usano la forma, “in vacanza”, per tre mesi. Il tuo muto slitta, in pratica di tre mesi, sempre allo stesso tasso. Non hai somme accumulate da pagare». E non solo per i mutui. «Tutti i finanziamenti sono stati sospesi per tre mesi. Non solo i mutui, ma anche i leasing e le rate della macchina».

Zaccarini opera soprattutto nel centro di Londra. «Hanno tolto la “congestion charge” (la tassa per entrare in centro simile alla Ztl romana) per tutto il periodo dell’emergenza». Anche le altre tasse locali sono state annullate. «Avevo pagato con bonifico automatico una tassa comunale, ma dopo tre giorni mi è stata riaccreditata sul conto».

Per i lavoratori chiave sconti sulla spesa e asili aperti per i figli

Inoltre, i “lavoratori chiave” (poliziotti, personale sanitario, vigili del fuoco) che lavorano nonostante il Covid-19, «godono di uno sconto supplementare sui beni di prima necessità e nei supermercati. Addirittura in molti negozi alcuni prodotti per loro sono gratis, perché la popolazione li considera lavoratori eroi». Le agevolazioni non finiscono qui. «Le scuole sono rimaste aperte solo per i figli dei lavoratori chiave. In questo periodo anche le spese per la mensa dei bambini non vengono pagate».

Boris Johnson ha parlato chiaro a differenza di Conte

Ci sono critiche contro Boris Johnson e la gestione del computo dei morti? «La situazione viene affrontata con grande sangue freddo. Il governo ci ha avvertito per tempo che potremmo arrivare a 50mila morti. Mentalmente sono più attrezzati di noi. Tutti stanno piangendo i propri morti, ma con uno spirito diverso dal nostro». A proposito di chiarezza, l’imprenditore italiano a Londra precisa. «Il governo ci ha già avvertito che le spese sostenute ora, dovranno ripagarle i cittadini». Come? «Nel modo più ovvio. Aumenteranno le tasse. Boris Johnson lo ha detto chiaramente. Le tasse dovranno inevitabilmente salire di qualche punto. Il governo ci sta dando soldi, ma sappiamo che dovremo ripagarle». Problemi invece per ottenere le mascherine? «Nessuno. Solo all’inizio dell’emergenza, ma adesso ce ne sono in abbondanza e a prezzi calmierati». Senza bisogno di editti alla Arcuri. Inevitabile anche il parallelo con l’altro “incubo” degli italiani. A Londra, per spostarsi, serve l’autocertificazione?  A questo punto, Zaccarini scoppia a ridere: «Non esiste niente del genere. Qui, sarebbe inconcepibile».

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