Ma quali sardine, furono i Wandervögel i veri rivoluzionari anti-sistema

23 Apr 2020 16:54 - di Antonio Pannullo
wandervoegel

E’ arrivato alla terza edizione I Wandervögel. La gioventù tedesca da Guglielmo II al nazionalsocialismo, il libro di Nicola Cospito risalente al 1983. Pochi giorni fa infatti è stato dato alle stampe per i tipi delle edizioni Passaggio al Bosco, nome ispirato dal libro del 1951 di Ernst Junger, Der Waldgang. Ma chi erano i Wandervögel? Anzi dovremmo dire chi sono, perché il fenomeno culturale e giovanile degli “uccelli migratori”, questo vuol dire Wandervögel, non si è ancora esaurito. Anzi, ha lasciato il segno in più di un movimento giovanile non solo europeo.

I Wandervögel sconvolsero la Germania di allora

Oltre un secolo fa la Germania su in qualche modo sconvolta e certamente destabilizzata da questo movimento giovanile. Accadde che gli sudenti tedeschi, o una gran parte di loro, ebbero un moto di contestazione verso la società borghese, allora davvero ingessata, aderendo al movimento fondato nel 1896 che propugnava il ritorno alla natura, le escursioni sui monti o nei boschi, lo spirito di comunità. I Wandervögel furono un movimento importantissimo, e sono considerati i precursori sia del naturismo che per certi versi degli scout che della contestazione giovanile stessa. Gli stessi hippies americani devono qualcosa a loro.

Come i giovani tedeschi seppero ribellarsi

Lo spiega Nicola Cospito nell’introduzione a questa terza edizione. “I Wandervögel, quei giovani tedeschi che all’inizio del ‘900, nella scoperta dello spirito comunitario, seppero gettare le basi di una nuova metafisica capace di risvegliare le coscienze ad un più alto sentire. Di fronte ad un mondo sempre più industrializzato, che dalla
civiltà – per dirla con Spengler – era scivolato in una Zivilisation, gli studenti girovaghi seppero ribellarsi.

E mettersi in ascolto della natura. Per ritrovare nelle escursioni nei boschi, sulle vette, sulle rive dei fiumi e dei laghi il profumo delle radici, le ragioni autentiche del vivere, per riscoprire il senso del tutto, dell’infinito riposto nella propria anima. La loro generazione era destinata a temprarsi nel ferro e nel fuoco della prima guerra mondiale e a scrivere una bellissima pagina di storia fatta di catarsi, sacrificio ed eroismo… Il loro esempio non deve andare perduto”.

Gli “uccelli girovaghi” sono ancora oggi un esempio

Specificando che il libro è destinato soprattutto ai giovani, Cospito spiega che di questo movimento tedesco in Italia ancora oggi si sa poco e niente. Eppure sopravvive ancora. Come scrive Maurizio Rossi, nella prefazione a questa terza edizione, “Leggere queste pagine è come un emergere dagli acquitrini della piccola politica contemporanea e tornare invece ad immergersi nelle pure acque di una stagione così tanto ricca di passioni e di tensioni, di insegnamenti veri e propri. La cui potenza ancora oggi ci sovrasta e ci abbaglia, ma ci indica anche una strada da percorrere”.

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