La Dogana del Buongusto – Milano
3 Apr 2020 0:01 - di Redazione
La Dogana del Buongusto
Via Molino delle Armi, 48 – 20123 Milano
Tel. 02/83242444
Sito Internet: www.ladoganadelbuongusto.it
Prezzi: taglieri 7/17€, rubitt 3€, calice vino lombardo 6€
Giorno di chiusura: Sabato a pranzo e Domenica. Vineria aperta da Mer a Sab 18.30/24
Giorno di chiusura: Sabato a pranzo e Domenica. Vineria aperta da Mer a Sab 18.30/24
OFFERTA
Questo locale dalla doppia anima vineria-ristorante affacciato sulla circonvallazione interna di Milano, nei pressi delle Colonne di San Lorenzo, continua a convincerci per la proposta dell’aperitivo, lontano dalla formula a buffet libero e fortemente incentrato sull’offerta vinicola. La carta, che consta di circa 400 etichette, ha un buon connotato regionale e sfida simpaticamente gli avventori che desiderassero cimentarsi con una degustazione alla cieca, offrendo loro un secondo bicchiere, un terzo o l’intera bottiglia o ancora tre bottiglie (!) nel caso indovinino in sequenza vitigno, regione, annata e produttore. I meno esperti possono semplicemente bere scegliendo un calice dalla lista alla mescita o optare per uno dei buoni miscelati, come il CamuGin da noi provato realizzato con Gin Mare, Asinello Corochinato, succo di limone e rosmarino. Per accompagnare i calici vengono serviti in automatico cubetti di pane tostato e degli ottimi mondeghili, mentre chi volesse mangiare qualcosa di più sostanzioso potrebbe optare per i ricchi taglieri di salumi e formaggi di ottima qualità o per i rubitt, piccoli assaggi della cucina milanese di cui abbiamo provato “el conilli e la carottola”, una buona terrina di coniglio servita con mousse di mascarpone agli spinaci e carotina all’aceto.
Questo locale dalla doppia anima vineria-ristorante affacciato sulla circonvallazione interna di Milano, nei pressi delle Colonne di San Lorenzo, continua a convincerci per la proposta dell’aperitivo, lontano dalla formula a buffet libero e fortemente incentrato sull’offerta vinicola. La carta, che consta di circa 400 etichette, ha un buon connotato regionale e sfida simpaticamente gli avventori che desiderassero cimentarsi con una degustazione alla cieca, offrendo loro un secondo bicchiere, un terzo o l’intera bottiglia o ancora tre bottiglie (!) nel caso indovinino in sequenza vitigno, regione, annata e produttore. I meno esperti possono semplicemente bere scegliendo un calice dalla lista alla mescita o optare per uno dei buoni miscelati, come il CamuGin da noi provato realizzato con Gin Mare, Asinello Corochinato, succo di limone e rosmarino. Per accompagnare i calici vengono serviti in automatico cubetti di pane tostato e degli ottimi mondeghili, mentre chi volesse mangiare qualcosa di più sostanzioso potrebbe optare per i ricchi taglieri di salumi e formaggi di ottima qualità o per i rubitt, piccoli assaggi della cucina milanese di cui abbiamo provato “el conilli e la carottola”, una buona terrina di coniglio servita con mousse di mascarpone agli spinaci e carotina all’aceto.
AMBIENTE
Dall’entrata su strada si salgono alcuni gradini per accedere alla sala dominata dal grande bancone in legno in cui trovano ospitalità alcuni tavoli e delle mensole per la consumazione della formula aperitivo. Scendendo alcuni gradini, invece, si arriva alla sala ristorante. L’insieme è caldo grazie al vasto uso di legno e rimanda ad atmosfere di altri tempi.
SERVIZIO
Cortese, discreto e preparato, disponibile pure nel porre rimedio a piccole imprecisioni, come nel non conteggiare un piatto in quanto fatto attendere troppo a lungo.
Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net