Apr 05 2020

Priscilla Del Ninno @ 12:46

Follia al campo nomadi, rom infetta non vuole ricoverarsi: sanitari minacciati e lancio di pietre contro l’ambulanza

Inferno al campo nomadi torinese di via Santhià. Una rom, che accusava i classici sintomi del coronavirus, prima chiede soccorso e l’intervento dell’ambulanza perché stava male. Poi però, all’arrivo dei sanitari, nonostante la forte tosse e le evidenti difficoltà respiratorie, al momento di essere trasportata all’ospedale Santa Croce di Moncalieri, si arrocca su un fermo no. E scatta immediata la reazione violenta dei parenti che lanciano sassi contro l’ambulanza e inveiscono contro i soccorritori. La squadra di sanitari deve allontanarsi. E in fretta anche. Ma una volta fuori l’insediamenti lancia l’allarme ai carabinieri di zona denunciando l’accaduto. Ora i militari indagano sulla vicenda.

Inferno al campo nomadi: rom infetta rifiuta il ricovero

Tutto si snoda dalla notte precedente l’assalto ai sanitari intervenuti nel campo nomadi torinese. Una donna rom sta male e chiama lei stessa i soccorsi. I quali, una volta arrivati, riscontrano che la donna accusa sintomi compatibili con un’infezione da Covid-19. ma alla parola ricovero pronunciata dal personale del 118, lei va in tilt. All’ospedale di Moncalieri che i soccorritori indicano per il ricovero, la donna comincia a dare in escandescenze. E «l’equipaggio della croce rossa di Moncalieri», passa un brutto quarto d’ora. Come spiega Il Giornale sul suo sito denunciando e approfondendo l’assurdo accaduto riportato dal quotidiano locale Torino Sud.Secondo cui unteam «chiamato per un intervento al campo nomadi di via Santhià a Nichelino, un comune della città metropolitana di Torino», si è visto costretto ad abbandonare il campo per evitare drammatiche conseguenze. E tutto dopo che, una volta salita sull’ambulanza, con tutte le precauzioni del caso i paramedici hanno visitato la donna. Alla quale diagnosticano, dopo i risultati dei primi esami svolti nell’immediatezza, un possibile contagio da coronavirus. Suggerendole il ricovero in un nosocomio torinese.

Parte una violenta sassaiola contro l’ambulanza del 118

Ma è a questo punto che la donna e parenti scatenano l’inferno. Lei al Santa Croce non vuole andare. Di ricovero non vuol sentir parlare da quanto, a sua detta, un parente che si trovava ricoverato in quella struttura sanitaria sarebbe morto. La situazione precipita nel giro di breve. I sanitari accompagnano la rom all’uscita. I parenti del campo nomadi accerchiano l’ambulanza e prendono di mira i malcapitati operatori del 118, raggiunti da una sassaiola spaventosa. La carrozzeria del mezzo subisce danni all’istante: dalla carrozzeria ammaccata allo specchietto retrovisore frantumato. I paramedici, presi alla sprovvista e minacciati, non possono fare altro che ingranare la marcia e abbandonare in fretta l’insediamento.