Avec 55 – Roma
8 Apr 2020 0:01 - di Redazione
Avec 55
Via Domenico Giuliani, 55 – 00019 Roma
Tel. 0774/317243
Sito Internet: www.avec55.it
Prezzi: antipasti 12/13€, primi 13€, secondi 20/22€, dolci 8/10€
Giorno di chiusura: Lunedì. A pranzo tranne la Domenica
OFFERTA
Il centro storico di Tivoli custodisce un piccolo tesoro gastronomico che risponde al nome di Avec 55. Un locale piccolissimo gestito da mamma (in sala) e figlio (in cucina), in cui si propone una cucina dalla ben dosata verve creativa realizzata a dovere. Accolti da un delizioso gazpacho di rapa rossa gentilmente offerto, giunto in tavola insieme a degli sfiziosi panini, solo poco fragranti, abbiamo dato il via alla nostra esperienza con un ottimo sashimi di tonno con panzanella di quinoa e salsa al wasabi; buono pure il petto d’oca servito in insalata con pane croccante e salsa al melograno, così come il salamino di coda di bue stufato alla vaccinara, giustamente leggero trattandosi di un antipasto. Si rimane su ottimi livelli con i ravioli alla farina di castagne con cinghiale, salsa di zucca e saba e con il risotto, cotto da manuale, al nero di carbone e aglio fermentato con ricciola e lamponi. Fra i secondi la nostra preferenza va al cuore di baccalà cotto a vapore con gazpacho di rapa e caponata, rispetto al jambonetto di pollo al filetto di peperone, senape e salsa di porro. Un cannolo siciliano scomposto servito come predessert ha annunciato i dolci, mostrati su tablet: il tiramisù servito con una pipetta di caffè per arricchirlo, sinceramente dimenticabile, e la golosa sbriciolata alle amarene. Discreto il caffè, accompagnato da un digestivo alla liquirizia di produzione propria gentilmente offerto. Da segnalare la presenza di tre menù degustazione da 29, 35 e 40 euro, minimo per due persone.
Il centro storico di Tivoli custodisce un piccolo tesoro gastronomico che risponde al nome di Avec 55. Un locale piccolissimo gestito da mamma (in sala) e figlio (in cucina), in cui si propone una cucina dalla ben dosata verve creativa realizzata a dovere. Accolti da un delizioso gazpacho di rapa rossa gentilmente offerto, giunto in tavola insieme a degli sfiziosi panini, solo poco fragranti, abbiamo dato il via alla nostra esperienza con un ottimo sashimi di tonno con panzanella di quinoa e salsa al wasabi; buono pure il petto d’oca servito in insalata con pane croccante e salsa al melograno, così come il salamino di coda di bue stufato alla vaccinara, giustamente leggero trattandosi di un antipasto. Si rimane su ottimi livelli con i ravioli alla farina di castagne con cinghiale, salsa di zucca e saba e con il risotto, cotto da manuale, al nero di carbone e aglio fermentato con ricciola e lamponi. Fra i secondi la nostra preferenza va al cuore di baccalà cotto a vapore con gazpacho di rapa e caponata, rispetto al jambonetto di pollo al filetto di peperone, senape e salsa di porro. Un cannolo siciliano scomposto servito come predessert ha annunciato i dolci, mostrati su tablet: il tiramisù servito con una pipetta di caffè per arricchirlo, sinceramente dimenticabile, e la golosa sbriciolata alle amarene. Discreto il caffè, accompagnato da un digestivo alla liquirizia di produzione propria gentilmente offerto. Da segnalare la presenza di tre menù degustazione da 29, 35 e 40 euro, minimo per due persone.
AMBIENTE
Una grande porta rossa introduce a un ambiente giocato su un’unica sala dal mood orientale, con tavoli in legno scuro apparecchiati con runner beige e tovaglioli in tessuto.
SERVIZIO
Gestito dalla madre dello chef, risulta cortese ma di poche parole.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net