Mar 31 2020

Antonio Pannullo @ 17:09

Salvini, domani da Conte con proposte concrete: autonomia per i sindaci e condono edilizio (video)

L’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i leader dell’opposizione, Meloni, Salvini e Tajani, in programma domani mattina è stato fissato alle ore 9.30. L’appuntamento è a Palazzo Chigi, fatta salva la possibilità per Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani di collegarsi da remoto.

Salvini: basta con la burocrazia, più poteri ai sindaci

Matteo Salvini ha tenuto una conferenza stampa alla Camera. ”I 400 milioni previsti dal governo per i Comuni sono pochi e lavoriamo per aumentarli, ma in nome della rapidità, dell’autonomia e dell’efficienza devono essere spesi con facilità. È intollerabile il peso della burocrazia, soprattutto in momenti come questi”. Il leader della Lega “sta ascoltando con grande attenzione le richieste dei sindaci, da Nord a Sud.

“Nelle ultime ore, tra gli altri, il leader leghista ha telefonato al primo cittadino di Treviso e presidente di Anci Veneto Mario Conte”. Per esempio, il sindaco Conte vorrebbe rimborsare rapidamente alle famiglie le rette di marzo e aprile degli asili. In generale, gli amministratori che si sono confrontati col leader leghista vorrebbero dare un aiuto concreto ai propri cittadini anche per abbattere gli affitti o le bollette, non solo per facilitare la spesa.

“Mancano ancora le mascherine. Ma come si fa?”

“Sulla prevenzione della salute ancora non ci siamo, domani mattina incontrerò, insieme agli amici al centrodestra, il presidente Conte e gli ribadirò per l’ennesima volta che da tutta Italia arrivano, dagli ospedali, dalle farmacie, dalle case di riposo, dai comuni dalle caserme della polizia dalle case degli italiani richieste di materiale di protezione sanitaria”. Così Salvini, nel corso della conferenza stampa, trasmessa su Internet.

Il leader della Lega poi mostra una mascherina: “Anche laddove si provvede da soli a farle – dice riferendosi a quelle certificate dal Politecnico di Milano – la burocrazia blocca, è l’esempio concreto che porto al collo”. “Ce ne sono ammassati 3 milioni di pezzi in magazzino, perché manca la certificazione dello Stato, perché non c’è ancora l’okay definitivo dell’istituto superiore di sanità. Ma stiamo scherzando: Io domani la porterò in omaggio al presidente Conte”.

Per Matteo Salvini il “coprifuoco” dell’emergenza coronavirus potrà finire, ha detto a Il Giornale “dopo Pasqua, si può non andare oltre se mettiamo in sicurezza la ripartenza. Ma questo non dovrà avvenire solo grazie alla genialità dei nostri imprenditori che si stanno già reinventando produttori di mascherine, macchinari sanitari, riorganizzando le loro aziende alle nuove esigenze. Tutelare la società è un dovere, direi un obbligo dello Stato”.

Ci vogliono almeno 200 miliardi e un reset sociale

Ma cosa c’è da fare? “Mettere in campo subito almeno duecento miliardi”, tramite un “reset totale”, che si riassume in “pace fiscale e pace edilizia”. Un mega condono? “Non mi faccia dire sta parola che poi mi saltano tutti in testa. L’unica via è un nuovo patto sociale, altro che sospendere due cartelle fiscali. Dobbiamo ricominciare tutto daccapo o non ne usciremo”.

Salvini continua: “Stop alle tasse su plastica e zucchero previste per luglio, sarebbero altri 30.000 posti di lavoro a rischio. La Lega la proposta l’ha fatta, vediamo se il governo ascolterà”. Sono due gli emendamenti a prima firma Salvini. Uno sullo stop alla cosidetta plastic tax e uno su quello della sugar tax.

Salvini: molti sindaci rimuovono le bandiere dlela Ue

Infine, Salvini, in un post su Facebook, pubblica la foto del primo cittadino di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che, nella piazza della sua città porta via la bandiera della Ue. Molti sindaci, scrive il leader della Lega, “si sentono soli a fronteggiare l’emergenza, mancano mascherine, mancano protezioni, manca personale e soprattutto mancano soldi, e loro non riescono a fare tutto per tutti, come vorrebbero”. “Alcuni di questi Sindaci oggi, come il bravo primo cittadino di Grosseto – sottolinea Salvini – nsieme al minuto di silenzio e al Tricolore a mezz’asta in memoria dei troppi Italiani morti, stanno rispettosamente ammainando la bandiera europea, gesto da loro fatto con educazione e con forza”. “Dov’è l’Europa nel momento del bisogno, del dramma, dell’emergenza?”, conclude Salvini..