Migranti, l’Europa ci prende a pernacchie. E la Lamorgese lo ammette (video)

6 Mar 2020 10:53 - di Gabriele Alberti
migranti

Migranti, il fallimento della linea del ministro dell’Interno Lamorgese si configura plasticamente. Ed è il fallimento dell’Europa. Pernacchie. “Una parte di Paesi non vuole mai sentire parlare di ripartizione’”. La titolare del Viminale tira le somme al termine del consiglio straordinario Affari interni Ue a Bruxelles. Si parlava in tale sede  della situazione drammatica della Grecia, la prima in questo momento a fronteggiare l’arrivo di migliaia di profughi usati da Erdogan per ricattare l’Europa. E l’Europa riponde: “Assente”.

Lamorgese si è svegliata

Lamorgese ha dipinto un quadro che già conoscevamo. L’Europa sulle grandi questioni ha fallito, come più volte ha rimarcato Giorgia Meloni. “Da parte di alcuni paesi presenti non c’è un pieno sentimento europeo. Però c’è una partecipazione in termini di mezzi, di risorse umane, per fronteggiare questa situazione difficile che sta vivendo la Grecia. Sicuramente è stato rilevato il principio di un controllo più forte delle frontiere esterne”, dice la Lamorgese.

Bene alzata. Come Alice nel paese delle meraviglie, ora il ministro – e, si spera, tutti i profeti dell’accoglienza, si rendano conto della realtà. L’Italia – ora la Grecia- è sola. Una realtà  che sempre il centrodestra, ha posto all’attenzione dell’Unione: ossia, la condivisione dell’emergenza immigrazione con gli altri Stati membri. “Si è detto che i confini vanno difesi, questo è un principio che è uscito da questo tavolo. Ma è un principio che è abbastanza usuale che venga utilizzato. Fermo restando quelle che sono le norme del diritto internazionale dalle quali non si può prescindere”.

Migranti, pernacchie da Bruxelles

In breve l’ammissione del fallimento targato Lamorgese: “Non possiamo pensare di avere il principio di solidarietà fra tutti gli Stati per quanto riguarda la redistribuzione dei migranti”, ripete. “Lo sapete bene anche voi, non è sempre un principio sentito proprio come un principio europeo:  perché alla fine c’è una parte di Paesi che non vuole mai sentire parlare di una ripartizione obbligatoria. Si parla di solidarietà, però la solidarietà è vista in modo diverso a seconda degli Stati“. Ora la domanda è: Ministro, allora l’Italia si troverà ancora una volta da sola?

 

LAMORGESE SI ARRENDE: “PAESI EUROPEI NON VOGLIONO CHI SBARCA IN ITALIA”

LAMORGESE SI ARRENDE: “PAESI EUROPEI NON VOGLIONO CHI SBARCA IN ITALIA” Insomma, chi sbarca in Italia rimane in Italia. Che poi è quello che vuole il Pd per le coop vicine al partito. Quindi, missione compiuta.Sia chiaro, hanno ragione questi Paesi Ue: i clandestini si respingono, non si redistribuiscono.Lamorgese in uscita dal consiglio Europeo sulla vicenda della Grecia "nessuna ripartizione tra i migranti" gli altri paesi europei non ci stanno (mica sono fessi!) … quindi sempre tutti in Italia e con la Grecia al collasso?…

Pubblicato da Richiesta di risarcimento danni alle ONG su Giovedì 5 marzo 2020

Commenti

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  • giovanni vuolo 7 Marzo 2020

    Europa double face: applaude sia alla polizia greca che apre il fuoco sui migranti, che alla criminale Raketa, che in Italia aggredisce i nostri militi. Ma già, i migranti asiatici minacciano la Germania, e dunque la difesa dei confini è legittima e sacrosanta. Eppure i profughi siriani avrebbero certamente maggior titolo ad essere accolti poiché, a differenza di quelli africani, davvero scappano dalla guerra.