Fish Hub – Roma
9 Mar 2020 0:01 - di Redazione
Fish Hub
Corso Trieste, 112 – 00198 Roma
Tel. 06/8546214
Sito Internet: www.fishhub.it
Tipologia: street food di pesce
Prezzi: tartare 11,50, frittura di alici 8,50€, frittura di calamari e cipolla caramellata 11€, calice di vino 5€
Prezzi: tartare 11,50, frittura di alici 8,50€, frittura di calamari e cipolla caramellata 11€, calice di vino 5€
Giorno di chiusura: mai
OFFERTA
Aperto da poco più di un anno su Corso Trieste, Fish Hub si propone come un locale veloce dove mangiare (solo) pesce. È l’ideale per una pausa pranzo diversa dal solito, ma è indicato soprattutto per l’aperitivo, quando insieme a un calice di vino si possono assaggiare sfiziosi piatti di fritti e/o crudi. Noi abbiamo provato una delicata tartare di spigola (il pesce è tutto rigorosamente abbattuto) con salsa di avocado e due croccanti fritture, una di calamari con cipolla caramellata e l’altra di alici, entrambe non unte. Ad accompagnarle del pane discreto da abbinare a un buon olio Evo di un produttore laziale servito nella bottiglia a norma. Oltre ai crudi e alle fritture, il menù contempla dei panini, dei carpacci e delle fresche insalate. L’offerta enologica è un po’ scontata ma vanta alcune etichette anche alla mescita, presentate purtroppo indicando solo il nome del vitigno e versando il bicchiere lontano dal tavolo. Per chi non ama il vino è disponibile pure qualche bottiglia di birra di indole commerciale.
Aperto da poco più di un anno su Corso Trieste, Fish Hub si propone come un locale veloce dove mangiare (solo) pesce. È l’ideale per una pausa pranzo diversa dal solito, ma è indicato soprattutto per l’aperitivo, quando insieme a un calice di vino si possono assaggiare sfiziosi piatti di fritti e/o crudi. Noi abbiamo provato una delicata tartare di spigola (il pesce è tutto rigorosamente abbattuto) con salsa di avocado e due croccanti fritture, una di calamari con cipolla caramellata e l’altra di alici, entrambe non unte. Ad accompagnarle del pane discreto da abbinare a un buon olio Evo di un produttore laziale servito nella bottiglia a norma. Oltre ai crudi e alle fritture, il menù contempla dei panini, dei carpacci e delle fresche insalate. L’offerta enologica è un po’ scontata ma vanta alcune etichette anche alla mescita, presentate purtroppo indicando solo il nome del vitigno e versando il bicchiere lontano dal tavolo. Per chi non ama il vino è disponibile pure qualche bottiglia di birra di indole commerciale.
AMBIENTE
Piccolo, stretto e lungo: da una parte ci sono i tavolini su cui accomodarsi e dall’altra il lungo bancone dove è esposto il pesce e dove lo si lavora..
SERVIZIO
Cortese e simpatico.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net