Mar 30 2020

Francesco Storace @ 06:00

Con il gioco delle tre carte Conte trasforma i sindaci in carne da macello

Si scordi, Giuseppe Conte, di trovare nei sindaci le sue sentinelle nel territorio: anzi, si preoccupi di garantirne l’incolumità da stamane, dopo il pasticcio che ha combinato.

E’ bravissimo il premier con i soldi degli altri. Straordinario Conte, è come se fosse entrato con un assegno in casa di un italiano qualunque e gli avesse detto ti anticipo tre mesi del tuo stipendio. “Le devo dire grazie per i soldi miei?”, sarebbe stata la risposta. Perché se anticipi vuol dire che non me li dai dopo. E se in più quelli sono soldi miei siamo al limite della truffa.

Conte mazziere al gioco delle tre carte

Eh già, perché carta dopo carta ne vengono fuori sempre tre al famoso gioco. I pomposi 4,3 miliardi di euro annunciati dal presidente del Consiglio per i comuni non sono quattrini dello Stato. Ma sono il gettito delle imposte comunali che tornano al territorio: non ha regalato nulla, il premier. Di suo, ha costretto Borrelli a firmare un pagherò della protezione civile pari alla miseria di quattrocento milioni da destinare a ottomila comuni per la spesa degli italiani che non ce la fanno. Almeno in Sicilia Musumeci ne ha stanziati ben cento di milioni di euro.