Mattarella zittisce i negazionisti: “Foibe ed esodo, fu pulizia etnica”

9 Feb 2020 12:18 - di Redazione

Foibe ed esodo “sciagura nazionale”, “no al negazionismo”. È quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in cui ricorda le “terribili sofferenze” patite degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Mattarella sul Giorno del Ricordo

“Il Giorno del Ricordo, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004 – sottolinea – contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo”.

Il testo integrale dal sito del Quirinale 

“Quest’ultima – continua Mattarella – scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole”.

“La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe – l’esodo forzato degli italiani dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell’Europa”.

Mattarella: “Fu una sciagura nazionale”

“Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità”.

“Si deve soprattutto alla lotta strenua degli esuli e dei loro discendenti se oggi, sia pure con lentezza e fatica, il triste capitolo delle Foibe e dell’esodo è uscito dal cono d’ombra ed è entrato a far parte della storia nazionale, accettata e condivisa. Conquistando, doverosamente, la dignità della memoria”.

“Esiste deprecabile negazionismo militante”

Per Mattarella “esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante. Ma oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi. Questi ci insegnano che l’odio la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, germinano solo altro odio e violenza”.

“Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi, ai loro discendenti, rivolgo un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze non dovranno essere mai dimenticate. Esse restano un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che, in nome della superiorità dello Stato, del partito o di un presunto e malinteso ideale, opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze e negano i diritti fondamentali della persona. E ci rafforzano nei nostri propositi di difendere e rafforzare gli istituti della democrazia e di promuovere la pace e la collaborazione internazionale, che si fondano sul dialogo tra gli Stati e l’amicizia tra i popoli”.

“In quelle stesse zone che furono, nella prima metà del Novecento, teatro di guerre e di fosche tragedie, oggi – conclude Mattarella – condividiamo, con i nostri vicini di Slovenia e Croazia, pace, amicizia e collaborazione, con il futuro in comune in Europa e nella comunità internazionale”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • mariosss3 11 Febbraio 2020

    Come ha potuto un Presidente Italiano concedere un’onorificenza a un macellaio del genere. Se è solo perchè ha combattuto i Tedeschi, certo non avrebbero subito sorte peggiore sotto l’occupazione nazista. Per il rispetto dei profughi Istriani, mi auguro che venga tolta questa benemerenza al dittatore Tito e venga cancellato dai libri di Storia.

  • flavio 10 Febbraio 2020

    Ce poco da aggiungere oltre al silenzio dei media in tutti questi anni. Questo dimostra la falsità dei giornalisti e delle televisioni che non ne anno mai parlato, e che neanche nelle scuole non veniva mai ricordatato.
    Solo degli EBREI gli assassini di GESU………..

  • Romina Montecchi 9 Febbraio 2020

    Il Presidente Matarella è disinformato e disinforma. Le foibe non furono “pulizia etnica” e questa tesi razzista da sempre offusca la realtà e semina odio contro Sloveni. Slovenia è piena di foibe con Sloveni, Croati, Tedeschi, Zingari e ITALIANI, ma pare che questo fatto sfugge ai più. Nel 1945 Churchill ordinò di rimpatriare 600’000 persone che si rifugiarono in Austria per timore dei comunisti. Tito li fece uccidere tutti come traditori assieme alla intellighenzia locale. I perpetratori furono esclusivamente i partigiani Serbi. Le Foibe Carsiche fanno parte del piano. I comunisti, l’Associazione Partigiani e l’attuale clicca rossa Slovena, sotto il controllo occulto dell’anziano ex segretario del Partito Kucan, spingono da sempre per la tesi etnica. In realtà fu pulizia sociale per eliminare l’opposizione alla futura dittatura di Tito. Tra gli “infoibati” molti furono in realtà Sloveni Triestini.