In Africa c’è la piaga delle cavallette, in Kenia uno sciame lungo 2400 chilometri

27 Feb 2020 17:18 - di Redazione

Nel mondo non c’è solo l’emergenza coronavirus. Da giorni una piaga biblica affligge l’Africa: sono arrivati enormi sciami di locuste. Quasi quattro milioni di bambini che vivono in Kenya, Etiopia e Somalia che stanno già soffrendo la fame sono a rischio di ulteriori deprivazioni a causa dell’invasione di questi insetti nel Corno d’Africa. Secondo l’Onu si tratta della peggiore invasione degli ultimi 25 anni. Per la Fao siamo dinanzi a una catastrofe.

“Uno sciame – dice all’Adnkronos Daniele Donati vice presidente Fao – può essere estremamente vorace, un piccolissimo sciame di un chilometro quadrato, può arrivare a consumare il cibo che consumano 35mila persone. In Kenya per esempio è stato individuato uno sciame di 40 per 60 chilometri di lato, 2.400 chilometri quadrati, vuol dire che ha il tasso di consumo di 85 milioni di persone in un pasto. Come la Germania”.

Le locuste, divorano tutto quello che è erbaceo, dagli steli d’erba fino alle foglie degli alberi e ovviamente le coltivazioni. Mangiano tutto quello che è commestibile per gli uomini e per il bestiame.

In Kenya un’invasione del genere – scrive Reporter Nuovo – “non si vedeva da 75 anni. La Fao chiede 70 milioni di dollari alla comunità internazionale per evitare che la situazione degeneri”. La velocità di diffusione del parassita e le dimensioni delle infestazioni – sottolinea l’Onu – sono talmente oltre la norma che hanno portato al limite le capacità delle autorità locali e nazionali.

L’invasione potrebbe durare fino a giugno, quando – secondo le previsioni Fao – il numero di insetti sarà aumentato di 500 volte. E ormai gli sciami si stanno moltiplicando anche in Iran, India Pakistan, Egitto, Eritrea, Arabia Saudita, Sudan e Yemen.

Commenti

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  • giovanni vuolo 27 Febbraio 2020

    State certi che questi poveri cristi non li prende nessuna ONG.
    Perché i buonisti, invece di accogliere clandestini scappati dalle galere (invece che dalle guerre) non organizzano soccorsi a queste popolazioni ? Saremmo ben lieti anche di accoglierli, perché noi non siamo contro le vittime, ma contro i soprusi , l’arroganza e la criminalità.