Gen 20 2020

Francesco Storace @ 06:00

Conte sulla strada di casa se arriva la svolta da Emilia Romagna e Calabria

Anche Conte lo sa che tra una settimana si potrà fare la storia, la svolta può arrivare Emilia Romagna e Calabria. Domenica prossima il voto nelle due regioni testimonierà probabilmente e per l’ennesima volta da che parte stanno gli italiani. Soprattutto se l sinistra perderà nella sua roccaforte di sempre dopo il tonfo umbra e se sarà sconfitta al sud, in una regione che ha distrutto al punto di azzerare una classe dirigente a partire dall’ex governatore.

Saranno due donne, Lucia Borgonzoni e Iole Santelli, a caricarsi la responsabilità della nuova stagione che si aprirà per l’Italia. Una leghista, l’altra di Forza Italia, entrambe sostenute dalla destra di Fratelli d’Italia con l’ennesima prova di lealtà  verso gli alleati e di amore per la Nazione.

Conte teme più di tutti la sconfitta

Di fronte a loro, le candidate del Centrodestra hanno truppe sparpagliate. Sinistra Pd e sinistra grillina non sono riuscite a trovare intese e andranno divise. I renziani non pervenuti, Leu c’è per onor di firma. Di più: i candidati schierati dal Pd si vergognano del loro partito. Bonaccini l’ha tolto dai simboli in Emilia Romagna; Callipo, in Calabria, tenta disperatamente di far passare il suo messaggio “civico”. Cinico, invece, gli rispondono gli elettori.

Dagli umori che si registrano – e non solo dai sondaggi – la sensazione è che si sia alla vigilia di un grandissimo fatto  politico. E Conte, il premier abusivo, è quello che più teme la sconfitta. Perché anche lui sa che un minuto dopo la batosta non riuscirà a resistere a Palazzo Chigi. Hai voglia a parlare di verifica programmatica o di 400 nomine con cui sfamare i tuoi alleati: la partita per lui rischia di finire domenica prossima. Il novantesimo minuto scoccherà alla chiusura dei seggi elettorali.