Neonati con la sindrome di astinenza: quattro bimbi positivi alla cocaina. Emergenza a Roma

3 Nov 2019 12:07 - di Milena De Sanctis
neonati

Neonati con la sindrome di astinenza. Quattro bambini piangono disperatamente. Sono tutti ricoverati nello stesso reparto: la terapia intensiva neonatale del policlinico Casilino di Roma, per lo stesso identico motivo. Sono tutti positivi alla cocaina. A rivelarlo è un articolo di La Repubblica. In questi giorni nella più grande sala parto della capitale, si legge su Repubblica,  si può osservare una delle conseguenze drammatiche della grande diffusione della droga: l’abuso di sostanze spesso non si ferma nemmeno in gravidanza. E così i bambini appena nati devono subito prendere il metadone e seguire terapie per disintossicarsi. Non solo, potrebbero avere più avanti anche altri problemi provocati dalle droghe durante la gestazione, come il ritardo neurologico.

Neonati, numerosi casi anche in altre città

Non è, ovviamente, solo un fenomeno circoscritto alla capitale. A Grosseto negli ultimi tre mesi i neonati positivi alla cocaina sono stati tre. A Milano, tra metà settembre e metà ottobre, è stata trovata droga nelle urine di sei bambini appena nati.
Dalla Società italiana di neonatologia confermano che anche a livello internazionale gli studi in questo campo sono pochi. Il vicepresidente di quella società scientifica è Piermichele Paolillo, primario proprio al Casilino a Repubblica spiega: «Ci capiteranno una ventina di casi ogni anno di bambini positivi alle sostanze stupefacenti, con picchi di ricoveri come in questo momento. Di solito capita che qualcosa non ci quadri nella mamma o nel padre. Se abbiamo sospetti chiediamo un esame delle urine. Si trovano cocaina, metadone, oppiacei. Così si avvia un percorso che può portare a una segnalazione al tribunale dei minori che fa partire l’iter per nominare un tutore».

Parla il neonatologo

Il neonatologo sottolinea che di solito i bambini con questi problemi «all’inizio stanno bene, la sindrome di astinenza neonatale inizia dopo un po’. Il bambino diventa agitato, irritabile e bisogna usare barbiturici per sedarlo». Se il neonato non ha sintomi particolari, fondamentale per intercettare il problema, è il ruolo delle ostetriche che anche durante il parto colgono segnali nel comportamento dei genitori. «Spesso quando parliamo con le coppie a rischio, ci danno giustificazioni. Dicono di aver preso un po’ di coca qualche giorno prima a una festa, o magari di aver assunto eroina “ma fumandola, non iniettandola”. Questa è la situazione, e siamo consapevoli del fatto che certamente ci sfuggono dei casi».

 

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