Nov 21 2019

Mario Landolfi @ 14:43

Alitalia, il salvataggio non decolla. E Di Maio attacca i Benetton: «Sono poco seri»

Non decolla il salvataggio di Alitalia. E il governo s’accinge a dare via libera al rinvio numero otto. Una strada quasi obbligata dopo lo stop intimato alla trattativa da Atlantia, società dei Benetton, che ha giudicato «insufficiente» l’offerta dell’americana Delta Airlines, finora preferita alla tedesca Lufthansa. Ritorna quindi in alto mare, anzi in alta quota, la prospettiva del consorzio di imprese immaginata da Ferrovie dello Stato, incaricata dal governo di salvare Alitalia. Ieri, però, il cda ha dovuto alzare bandiera bianca: «Ad oggi – recita la nota diffusa al termine della riunione – non sono ancora maturate le condizioni necessarie per dare il via a un consorzio».

Atlantia impone lo stop alla trattativa

Non è ovviamente una resa definitiva. Alla luce dello stallo creato da Atlantia, Ferrovie ha infatti preferito passare il cerino ai commissari Alitalia e al ministero dello Sviluppo. Spetta a loro ora fornire indicazioni e suggerire eventuali alternative. Ma non è affatto semplice. In ballo ci sono 11mila dipendenti Alitalia, che diventano il doppio considerando l’indotto. Fonti bene informate quantificano in una ventina di giorni i possibili “tempi supplementari” per dar vita al consorzio. Un prolungamento tutt’altro che indolore. In ballo, infatti, ci sono i 400 milioni di prestito ponte messi a punto dal governo e che si aggiungono al miliardo sborsato nel 2017. In più ci sono gli interessi.

Due piani industriali per Alitalia

Quanto ai piani industriali, agli americani viene chiesto di fare uno sforzo sulle rotte concesse ad Alitalia mentre ai tedeschi si chiede di tirare fuori del denaro e quindi una partecipazione più convinta al capitale iniziale. Il ministro Patuanelli ostenta ottimismo e dice: «L’offerta di Delta? Mancano solo dei piccoli accorgimenti». Ma è Di Maio a entrare a gamba tesa sul dossier dopo lo stop di Atlantia: «Non sono nella mente dei Benetton, ma sicuramente è un comportamento poco serio. Prima hanno fatto di tutto per entrare in Alitalia e ora dicono che non ci sono le condizioni». Peggio di così.