Ott 15 2019

Girolamo Fragalà @ 19:08

Duello Salvini-Renzi, scintille in tv: «Io ho il 33 per cento, tu il quattro… qualcosa vorrà dire»

Giacca blu, camicia bianca e cravatta grigio scura. Stesso look per i due Matteo nella sfida tv a Porta a Porta. Il duello Salvini-Renzi è attesissimo e non delude. “Matteo vs Matteo”, il titolo scelto da Bruno Vespa ad apertura di puntata. Per l’occasione, è stata fatta qualche modifica allo studio con un bancone a semicerchio. Al centro Vespa, alla sua destra Salvini e alla sinistra Renzi.

Il primo attacco lo sferra il leader della Lega. «Renzi in maniere geniale si è inventato un governo sotto il fungo», afferma.«Il governo è nato per non fare votare gli italiani. Dopo le europee era tutto un no, continuo. No addirittura alle Olimpiadi». E ancora: «Renzi crea partiti, mette lì un ministro e si inventa un partito. Non è un rottamatore per caso».

La risposta del leader di Italia Viva è un po’ riciclata: «Non è mai accaduto che ci fosse una crisi in questo modo. Salvini dice non vi vogliono far votare: quando si vota lo decide la Costituzione, non il menu di un beach club a Milano Marittima». La crisi? «Il colpo di sole del Papeete che ha preso il collega Salvini è evidente che lo fa rosicare ancora».

Il duello Salvini-Renzi si infiamma

Renzi provoca: «Salvini promette tutto a tutti ma non ha mai portato a casa niente». Immediato l’affondo del leader della Lega: «Io adoro i comuni, le sagre, è vero. Ma o gli italiani sono cretini, visto che mangio come un bufalo, non vado alle riunioni europee, oppure qualcosa di buono si è fatto. Se lui ha il 4% e io il 33%». E con tono ironico: «Renzi è un genio incompreso, ha fatto tutto e gli italiani non se ne sono accorti, ha portato pure la pace nel mondo».

Il leader di Italia Viva difende i “porti aperti”. E arriva a negare l’evidenza, facendo il giochetto dei numeri. «Quello che mi divide profondamente da Salvini è il tema dell’immigrazione. Ma di cosa parliamo? Se il trend di settembre dovesse continuare, a fine anno avremmo trentamila persone. Ma quale problema è in un Paese di 60 milioni di abitanti? Il problema non sono 30mila persone che arrivano in un anno ma quelle 25 persone che delinquono e che vanno stangate».

Altro colpo di Salvini: «In Umbria prenderanno una botta che se la ricorderanno per i prossimi 50 anni».