Ancora violenze a scuola: indagata una maestra di sostegno. La denuncia di Ecoitaliasolidale

17 Ott 2019 14:09 - di Redazione
scuola elementare

Una maestra di sostegno indagata dalla procura di Roma per presunti maltrattamenti su una alunna di quinta elementare di una scuola della Capitale. Sarebbero stati i compagni di classe della piccola che per primi hanno lanciato l’allarme. Hanno parlato prima con i genitori e poi con le insegnanti per dire che la maestra di sostegno picchiava la bambina. Solo a quel punto sono scattate le indagini.  Se confermato il fatto risulta gravissimo. È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale del movimento Ecoitaliasolidale.

Ecoitaliasolidale: «Più verifiche sulle insegnanti»

L’ultimo episodio di violenza e di intimidazioni si era verificato proprio nella Capitale. Una maestra in servizio all’Aurelio, nel complesso San Largo Pio V, per mesi avrebbe instaurato un clima di terrore nei confronti dei suoi 21 alunni, evocando all’occorrenza il diavolo e anche l’inferno. «E qui la riflessione – si legge nella nota di Ecoitaliasolidale – Oltre alle indagini, alle telecamere da posizionare nei plessi scolastici quando vi sono segnalazioni, all’invito rivolto ai genitori di segnalare ogni comportamento “anomalo” dei propri figli forse è il caso di una maggiore e differente presenza dell’Istituzione Scuola. Più attenta anche ai profili psicologici degli operatori scolastici, degli insegnanti, ai quali ogni giorno viene affidato per ore e ore l’educazione dei nostri figli».

La denuncia di Ecoitaliasolidale

Quest’ultimo episodio peraltro è ancor più grave essendo implicato un insegnante di sostegno. «Riaffermo il progetto avanzato già da tempo – prosegue Benvenuti – di realizzare all’interno delle strutture scolastiche di ogni ordine e grado di Sportelli “di ascolto e di orientamento psicologico”. Per attivare un migliore rapporto con
l’istituzione scolastica, con i docenti, gli alunni e gli studenti nonché con i genitori. Tali strutture di ascolto e di supporto – prosegue Benvenuti – potrebbero adeguatamente intervenire per fenomeni come devianze. O cultura della violenza e del bullismo, diffusione delle droghe ed ogni problema collegato al disturbo della condotta negli adolescenti, come di problematiche proprie dell’insegnamento». «Tematiche complesse – conclude Benvenuti – ma che debbono ricevere tempestive e preventive soluzioni. Per non trovarsi a dover fronteggiare situazioni gravissime come quelle accadute in questi giorni nella Capitale. Episodi che purtroppo sembrerebbero sempre più frequenti».

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