Set 18 2019

Valter @ 14:02

Nel 2018 crollate le richieste di asilo in Italia e negli Usa

Effetto Trump negli Usa, parziale effetto Salvini in Italia: di sicuro, in queste due nazioni nel 2018 sono crollate le richieste d’asilo. In particolare in Italia, con Salvini al Viminale dal giugno 2018, il numero delle persone che hanno depositato una richiesta d’asilo in Italia è diminuito del 57,8% per attestarsi a 53.400 domande. È quanto emerge dal rapporto sul Migration Outlook dell’Ocse.

I dati si riferiscono al 2018. La maggior parte delle richieste arrivano dal Pakistan (7.400), dalla Nigeria (5.100) e dal Bangladesh (4.200). Il più forte innalzamento del 2017 riguarda i cittadini del Salvador (+900) e il calo più marcato i cittadini della Nigeria (-19.400). Sulle 95mila decisioni prese nel 2018, il 32,2 % sono state positive.

Effetto Trump: meno richiedenti asilo anche negli Usa

L’organizzazione con sede a Parigi, specifica che la maggior parte del calo del numero complessivo di domande nei paesi dell’Ocse (-175 000) è stato guidato da tre paesi di destinazione: gli Stati Uniti (-77000), l’Italia (-73000). Ben più staccata la Germania (-36000), che ha inasprito la normativa per i richiedenti asilo. La riduzione in queste tre nazioni è stata parzialmente compensata dagli aumenti in Spagna (+22000) e Francia (+19000). Come negli anni precedenti, le statistiche sui richiedenti asilo non tengono pienamente conto della situazione in questione.

Afghani, siriani e iracheni rappresentano il 20%

Nel 2018, Afghanistan, Siria e Iraq sono stati i primi tre paesi di origine dei richiedenti asilo, rappresentano oltre il 20% di tutte le domande nei paesi OCSE. Risultano quasi 100.000 domande dall’Afghanistan, 80.000 dalla Siria il livello più basso dal 2014 e 60.000 dall’Iraq. Rispetto al 2017, si è registrato un calo significativo nel numero di richiedenti asilo dei primi tre paesi, con un calo del 14% per l’Afghanistan. Flessione del 17% per la Siria e calo delle domande dall’Iraq di oltre il 30%. Le domande di asilo dal Venezuela sono invece aumentate dell’1% nel 2018.  Sono invece 6,1 milioni le persone nate all’estero e residenti in Italia.Il 54% sono di sesso femminile. Gli italiani, invece, che vanno verso i paesi dell’Ocse, sono diminuiti dello 0,2% nel 2018.Per l’organizzazione con sede a Parigi, «se ben gestite,le migrazioni sono vantaggiose per i paesi di destinazione e di origine». Una linea sposata dal governo Conte-bis e dal M5s e il Pd. L’inversione di tendenza è già nei fatti con frotte di migranti che tornano a sbarcare.