Set 11 2019

Mario Landolfi @ 16:29

Governo, un posto a De Luca jr. per esportare nelle regioni l’inciucio Pd-M5S (video)

Passa per Napoli, anzi per Salerno, l’esportazione a livello regionale dell’alleanza M5S-Pd. E, soprattutto, passa per la nomina a sottosegretario di Piero De Luca, rampollo primogenito del più famoso Vincenzo, il focoso governatore della Campania. Una partita, però, ancora tutta da giocare. De Luca sr. è un tipo tosto. Uno, per intenderci, che ha arpionato  i Cinquestelle in Campania a modo suo, cioè trattandoli a pesci in faccia. Provare, per credere, a guardare il video in cui passa in rassegna Di Maio, Fico e Di Battista ribattezzandoli rispettivamente il «Chierichetto», il «Fico Moscio» e il «Gallo Cedrone» per poi bollarli cumulativamente come «tre mezze pippe».

La Campania primo laboratorio politico

Un lisciabbusso niente male. E siccome il governatore non è tipo da farsi mettere lo scuorno in faccia, c’è da scommettere che venderà cara la pelle prima di rimangiarsi i suoi insulti. D’altra parte lui e il Pd non si sono mai veramente presi per poter scoprire all’improvviso condivisione di intenti  e comuni obiettivi. E se i suoi compagni faranno appello alla realpolitik per chiedergli di non ostacolare il processo di avvicinamento al MoVimento delle «tre mezze pippe», De Luca invocherà la sua, che però guarda in tutt’altra direzione,  cioè a destra. È quello l’elettorato nel mirino di De Luca.

De Luca sr. definì Di Maio, Di Battista e Fico «tre mezze pippe»

E non da ora, ma fin dai tempi in cui a Salerno era Vicienzo O’ Sceriffo, il sindaco “legge e ordine“, uno dei primi cittadini ad armare di pistola la polizia municipale. Fosse dipeso da lui, ne avrebbe autorizzato l’uso anche contro chi parcheggiava l’auto in seconda fila. Un vero duro. Convincerlo a un passo indietro per allearsi con i grillini è impresa  disperata. Persino più dell’Operazione San Gennaro. Ma al Nazzareno non demordono, sorretti dall’incrollabile certezza che anche i duri hanno un cuore e che anche De Luca ha i figli. E i figli, si sa, so’ piezze e’ core.   Anche per lui, in fondo, un sottosegretario in famiglia val bene «tre mezze pippe».