Set 20 2019

Girolamo Fragalà @ 09:23

Capri, carrozzina rotta: il giudice di pace condanna Easyjet a risarcire un disabile

Il giudice di pace di Capri Vincenzo Palombo ha condannato la compagnia aerea Easyjet a risarcire un cittadino caprese invalido al 100% per aver reso inutilizzabile una sedia a rotelle a mobilità elettrica in occasione di un viaggio a Barcellona. La compagnia dovrà risarcire il disabile per un importo pari a 3.800 euro più le spese processuali.

Il cittadino caprese, difeso dall’avvocato Teodorico Boniello (responsabile per l’isola di Capri dell’Unione nazionale consumatori), si era imbarcato il 7 marzo scorso all’aeroporto di Napoli Capodichino dove, secondo la ricostruzione dei fatti da lui fornita, «per motivi di sicurezza» gli era stato ordinato di «scendere dalla carrozzina elettrica e di utilizzarne una a mobilità manuale». La rassicurazione era che, una volta arrivati a destinazione, la sua sarebbe stata «rimontata dal personale della compagnia».

Arrivati a Barcellona però «l’uomo non ha ricevuto assistenza e la carrozzina gli è stata restituita rotta». Il personale della compagnia, ha spiegato l’uomo, «si è quindi impegnato, prima del rientro in Italia, ad aggiustare la sedia». Ma al rientro a Capri la carrozzina gli è stata rispedita «con 5 giorni di ritardo e ancora rotta», lasciandolo così privo dell’unico oggetto che gli garantisce la mobilità.
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«La prima cosa incredibile di questa vicenda è che la compagnia non ha accettato alcun nostro tentativo di risolvere in via bonaria la controversia, costringendoci a rivolgerci all’autorità giudiziaria», spiega l’avvocato Boniello.

«La seconda, del tutto inaccettabile – aggiunge – è che Easyjet ha tentato di paragonare una sedia a rotelle ad un qualunque altro bagaglio, chiedendo di applicare i limiti massimi previsti dalla Convenzione di Montreal, come se per un disabile non fosse qualcosa di indispensabile e vitale. Per fortuna il giudice ci ha dato ragione, ritenendo la sedia l’unico mezzo per i suoi spostamenti». L’associazione di consumatori ha inviato anche un esposto all’Enac, segnalando il caso per eventuali provvedimenti sanzionatori.

Molti gli episodi che vedono disabili in difficoltà per mancanza di strutture o per strutture inefficienti. A Roma la vergogna nella metro A. L’ascensore era rotto, il montascale non c’era e la scala mobile era ferma. Così un disabile in sedia a rotelle nè stato trasportato a braccia per guadagnare l’accesso alla banchina Termini/Anagnina attraverso i gradini. La scena è stata catturata dallo scatto di Fabrizio Fantilli del comitato “Trionfalmente 17”. Ha fatto il giro del web suscitando l’indignazione generale nei confronti dell’Atac. E ha fotografato una delle tante giornate di disagio per gli utenti della metro, alle prese col caso (anche giudiziario) degli impianti di traslazione fuori uso e delle manutenzioni false.

A Savignano, alla fermata degli autobus, è intervenuta la Polizia Locale dell’Unione Rubicone e Mare, in un’azione congiunta con i Carabinieri, per far salire un disabile sul mezzo pubblico. Ma a quel punto gli agenti hanno trovato l’opposizione ferma dell’autista del bus, evidentemente non intenzionato ad assumersi questa responsabilità. Una situazione che ha creato un po’ di scompiglio e qualche disagio alla circolazione, a pagare il prezzo più alto sicuramente il disabile, impossibilitato a salire sul mezzo pubblico di trasporto.
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