Lug 28 2019

Antonio Pannullo @ 17:57

“DUX”: quando la storia riemerge scritta su una montagna. Travaso di bile del Pd

Una ennesima, sciocca, faziosa, polemica scatenata dal Pd, che evidentemente non ha altre priorità, come ad esempio la difesa dei lavoratori e il benessere degli italiani. Stavolta la pietra (è proprio il caso di dirlo) dello scandalo è una scritta “DUX” riemersa sulle rocce del monte sul paese di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti. Si tratta solo di una delle migliaia di opere e delle realizzazioni del fascismo, che la sinistra vorrebbe cancellare con un colpo di spugna culturale e sociale: ricordate quando si voleva abbattere l’obelisco del Foro Italico? Il sindaco del comune abuzzese, Pino Finamore, ha già detto che non ricoprirà la scritta, in quanto testimonianza del passato storico del paese, poiché generazioni di cittadini sono cresciuti insieme a quella scritta, e poi, perché no? anche perché l’iscrizione potrebbe attirare turisti nel paese, considerato in una zona economicamente svantaggiata. Basti pensare a Predappio, comune arricchitosi grazie al turismo dovuto alla presenza della tomba di Benito Mussolini e a Villa Carpena, turismo che ogni anno porta valuta a tutto un indotto economico fatto di strutture ricettive, bar, ristoranti, negozi. E allora? Allora un deputato abruzzese del Pd ha rivolto una biliosa quanto ottusa interrogazione dalla quale traspare che la parte sana e migliore dell’Italia sia la sinistra, mentre quella retriva e cattiva sia la destra, figuriamoci poi il fascismo. Ovviamente non è così, e la storia si sta già occupando, sia pure tra mille difficoltà e bufale reiterate per quasi un secolo, di dimostrare chi furono i buoni e chi i cattivi, chi costruì e chi invece uccise innocenti e sparse terrore. Senza addentrarci in un dibattito storico-culturale, il Pd e tutta la sinistra si mettano l’animo in pace: non riusciranno mai a cancellare tutte le realizzazioni del ventennio fascista in Italia, dagli acquedotti ai monumenti, dalle abitazioni popolari alle riforme sociali, dalle bonifiche agli invasi artificiali, dalle ferrove alle città di nuova fondazione, fino alle scritte sugli edifici e sulle montagne, certo, che ormai rappresentano la memoria degli italiani e di un periodo storico che non sarà certo dimenticato per volere di una sinistra anti-italiana ormai allo sbando.

 

(Foto tratta da Il Primato nazionale)