Giu 15 2019

Annamaria @ 14:18

«Uccidiamo Salvini»: l’ultima di don De Capitani, il “prete rosso” che semina odio (video)

Uccidere Salvini è cosa buona e giusta. La vede così don Giorgio De Capitani, prete noto alle cronache per le sue numerose uscite sconcertanti, tra le quali anche quella in cui augurava un ictus a Silvio Berlusconi. Ora l’oggetto dei suoi strali è il ministro dell’Interno, che per lui andrebbe fatto fuori. «Se è lecito uccidere chi minaccia la nostra vita, allora io ho il diritto di uccidere Salvini. Infatti mi senti minacciato da lui perché ci sta rubando la democrazia», ha detto don de Capitani ai microfoni della Zanzara su Radio 24.

«Io elogio chi uccide Salvini»

Le parole del prete, che a suo tempo definì i militari italiani impegnati in Afghanistan «mercenari, farabutti e criminali», sono state riprese con ampio risalto da La Verità. «Possibile che a nessuno venga in mente di togliergli la tonaca? O, per lo meno, il vin santo?», scrive oggi in prima pagina Mario Giordano, in un lungo pezzo che fa riferimento all’intervista radiofonica del prete brianzolo. «Salvini è un ladro, uccidiamolo». E ancora: «Io elogio chi uccide Salvini», sono state le parole di don De Capitani a La Zanzara, riportate nell’articolo.

L’istigazione a uccidere Salvini anche in un video

Le affermazioni di Don De Capitani non hanno neanche l’attenuante generica del contesto, delle provocazioni dei conduttori Cruciani e Parenzo, che spesso inducono in scivoloni gli ospiti. Don De Capitani è così convinto del suo ragionamento che lo ha anche voluto affidare a un video auto-prodotto. Lo spunto per istigare all’assassinio del vicepremier è il dibattito sulla legittima difesa. «Difendersi e uccidere i ladri? E perché allora non uccidere anche Salvini?», è il titolo del video postato sul canale youtube del prete, che ha anche una sua pagina web personale. Un video che si apre con una risatina: «Vorrei fare un discorso serio, ma mi viene da ridere perché penso già alle conseguenze di quello che sto dicendo». E in effetti, anche stavolta, don Giorgio è riuscito a guadagnarsi i suoi 15 minuti di celebrità.

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