Mussolini da morto fa miracoli e traina Scurati verso il premio Strega

16 Giu 2019 11:51 - di Adele Sirocchi

La conferma si avrà il prossimo 4 luglio: Antonio Scurati sarà con ogni probabilità incoronato vincitore del Premio Strega con il suo romanzo M. Il figlio del secolo sull’ascesa del fascismo.

Scurati è arrivato primo con 312 voti anche nella cinquina dei finalisti. Al secondo posto si è piazzata, a sorpresa, Benedetta Cibrario con 203 voti per ‘Il rumore del mondo’ (Mondadori), mentre al terzo c’è Marco Missiroli con 189 voti per il suo ‘Fedeltà’ (Einaudi). Al quarto posto Claudia Durastanti con ‘La straniera’ (La nave di Teseo), 162 voti e al quinto ‘Addio fantasmi’ di Nadia Terranova con 159 voti (Einaudi Stile Libero).

Una vittoria, quella del romanzo su Mussolini, che bilancerebbe quella dello scorso anno, quando  trionfò La ragazza con la Leica, di Helena Janeczek omaggio alla fotoreporter comunista e antifascista Gerda Taro. 

Una vittoria annunciata anche perché il romanzo di Scurati ha creato un indotto: Wildside ha acquisito i diritti del libro per realizzare una serie televisiva né mancano letture di alcuni passi del romanzo (articoli o discorsi di Mussolini) da parte di attori famosi per dimostrare presunte analogie tra i nostri tempi e gli anni Venti del Novecento.

L’investimento su Benito Mussolini paga:  nel 2010 il Duce portò bene anche a Antonio Pennacchi. Ma mentre lo scrittore di Latina raccontò che ebbe non pochi problemi a convincere l’editore a inserire Mussolini nel titolo (il romanzo si chiamava appunto Canale Mussolini) nel caso di Scurati il Duce viene ostentato come una bandiera dal neo-antifascismo che se ne serve come strumento di propaganda politica per rianimare l’Anpi e riempire le piazze contro Salvini in un clima di analfabetismo storiografico disarmante. Che quello fosse il clima si era capito da subito, da quando abbiamo notato lo stesso Scurati vantare il suo romanzo come contributo alla lotta antifascista e infatti il Secolo aveva anticipato che c’erano alte probabilità di vittoria allo Strega per Antonio Scurati.

Il successo editoriale di Mussolini redivivo, tuttavia, ha anche un altro significato: indica – oltre le strumentalizzazioni di parte – il bisogno dell’Italia di confrontarsi con una pagina rimossa della propria storia e di farlo attraverso strumenti, come la letteratura, che non richiedono la rigidità faziosa dell’ideologia.

 

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