Carfagna attacca Toti: «Che cosa vuoi? Dillo». E ancora: «Se te ne vai…»

3 Giu 2019 15:34 - di Guglielmo Gatti
Mara Carfagna

Con il suo annuncio su un’assemblea a luglio, il governatore ligure Giovanni Toti ha creato scompiglio in Forza Italia.  «Penso che sarebbe utile che Giovanni Toti chiarisse il contenuto e gli obiettivi della convention del 6 luglio. È una richiesta di radicale rifondazione di Forza Italia? Vuole fondare un nuovo partito? Partecipa, come disse in passato, ad un tentativo di allargamento di Fratelli d’ Italia? È importante saperlo prima di esprimere un giudizio su questa iniziativa». Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, interpellata dall’AdnKronos. E ha sottolineato: «L’area politica dei moderati italiani è diventata terreno di competizione e contesa: Forza Italia, che ne resta il principale soggetto, dovrebbe ricordarsi che in politica i vuoti non esistono e riprendere l’iniziativa anziché tacciare di golpismo chi la sollecita».

Toti contro il cerchio magico azzurro

Il governatore Toti poche ore fa aveva lanciato un annuncio: «Io non vorrei lanciare un movimento, ma stiamo pensando a una assemblea, il 6 luglio in un teatro a Roma, per trovarci tutti insieme», aveva Toti a Mezz’ora in più, parlando del futuro del centrodestra. «Si devono rompere gli indugi, superare gli schemi per entrare nella terza repubblica da protagonisti. Oggi il centrodestra nel suo complesso sta bene, per il 34% di Salvini e lo striminzito 8% di Berlusconi, ma le proporzioni non sono le stesse», ha spiegato il governatore della Liguria aggiungendo: «Non cerco di fare l’ennesima scissione, vorrei vedere tutta Forza Italia, le associazioni, i sindaci civici, ognuno a dire la sua con una liturgia diversa da quelle delle stanze chiuse e degli uffici di presidenza. Dobbiamo costruire un centrodestra con un’anima leghista ma anche moderata, riformista, popolare, cattolica, socialista riformista. Noi dobbiamo lanciare e una questione morale nel centrodestra. Troppi che hanno tirato a campare, vedendo assottigliare il voto non hanno fatto niente – ha proseguito Toti -. Hanno paura delle primarie ma in realtà le primarie ci sono già state e molti dirigenti sono stati rottamati dal voto degli italiani».

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