M5S, Di Maio caccia la deputata Cunial. E lei si “vendica”: vi dico perché

23 Apr 2019 13:32 - di Renato Fratello

Si allunga la lista dei cacciati dal M5S. L’ultima espulsione ha colpito la deputata Sara Cunial, messa alla porta da Luigi Di Maio lo scorso 17 aprile. L’ex grillina è stata espulsa solo perché si era permessa di intervenire su un argomento che in linea teorica non dovrebbe scatenare l’inferno: la Xylella. In aula incautamente ha parlato della malattia che sta devastando gli uliveti in Puglia e si è opposta al loro abbattimento. Ma non ha tenuto conto che i suoi compagni di partito non gradivano.

M5S, l’espulsione di Sara Cunial

«Sono stata espulsa il 17. Nessun parlamentare o capo politico mi ha chiesto di entrare a far parte di una forza politica esistente. Tantissimo affetto e stima dai cittadini di cui sono stata chiamata ad essere portavoce». Lo scrive sulla sua pagina Facebook la deputata, pubblicando la lettera con la quale il capogruppo M5S alla Camera, Francesco D’Uva, «su indicazione del capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio», le ha comunicato “l’espulsione dal gruppo”. «In fondo ho solo parlato di mafia in Parlamento»: ha commentato Cunial, riferendosi alla sua ultima dichiarazione durante la discussione dell’articolo 8 del Decreto Emergenze. Nel suo discorso, infatti, la parlamentare aveva toccato la delicata questione pugliese degli olivi malati di Xylella ma facendo anche riferimento ai mali della sua terra. La lettera di espulsione è giunta dopo il suo discorso.

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