Latino e greco patrimonio dell’umanità: l’appello degli intellettuali all’Unesco

24 Apr 2019 15:49 - di Redazione

Latino e greco nell’elenco Unesco dei beni immateriali costituenti patrimonio dell’intera umanità. È questa la richiesta che sarà presentata al convegno internazionale promosso dall’Accademia Vivarium Novum che si terrà dal 2 al 4 maggio nella sede di Villa Falconieri a Frascati (Roma). Una richiesta che viene portata avanti da diversi anni. Nel 2017 c’è stato anche un Odg, approvato dal Senato italiano, che impegnava il governo italiano ad attivarsi proprio per presentare all’Unesco la domanda per dichiarare il latino e il greco patrimonio culturale dell’umanità non soltanto europea, ma anche extraeuropea e a richiedere di nominare l’Italia “scrigno simbolico” e crocevia delle culture e delle lingue greca e latina. Successivamente rappresentanti d’altri Paesi si sono uniti per chiedere ai propri governi d’avanzare la stessa proposta all’Unesco: movimenti vari in Francia, in Spagna, in Inghilterra, in Bulgaria stanno mettendo in campo diverse iniziative, nelle quali l’Accademia Vivarium Novum è coinvolta per raggiungere la meta del riconoscimento di tutte le lingue classiche (dunque anche sanscrito, cinese classico, arabo classico, persiano medievale, ebraico classico, etc.), come patrimonio dell’intero genere umano.

Latino e greco lingue della cultura

Al convegno, che sarà aperto dai saluti del Direttore dell’Accademia Luigi Miraglia parteciperanno, tra gli altri, Lisa Clark, rappresentante dell’Ican, la campagna internazionale per il disarmo nucleare, vincitrice del premio Nobel per la pace 2017, il viceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, esponenti dell’Accademia nazionale dei Lincei e della Scuola normale superiore di Pisa, come Lamberto Maffei, scienziato di fama mondiale, Michael von Albrecht, dell’Università di Heidelberg, decano dei latinisti del mondo, Charles Burnett, del Warburg Institute di Londra, il massimo studioso dei rapporti tra il mondo arabo e la tradizione greco-latina. Ed ancora Dirk Sacré, dell’Università di Lovanio, grande esperto della letteratura latina rinascimentale e dell’età moderna, Kurt Smolak, dell’Università di Vienna, già direttore del Corpus scriptorum ecclesiasticorum Latinorum, somma autorità nel campo della letteratura greco-latina cristiana e medievale, Paolo Isotta, grande storico della musica, l’ex ministro Gerardo Bianco, presidente della Società Magna Graecia, Corrado Sforza Fogliani, presidente dell’Associazione Banche Popolari e Vicepresidente dell’ABI. Al convegno parteciperanno anche esponenti cinesi e del mondo islamico: un esperimento di pace fondato sulla cultura. Nel corso della tre giorni si terranno concerti, con carmi di letteratura classica greca e latina, del coro Tyrtarion e rappresentazioni teatrali di opere greche e latine.

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