“Signor Zingaretti, oltre che a passeggiare tra i cantieri della Tav, vieni a vedere la Pontina…”

5 Mar 2019 12:04 - di Carmelo Fontana

Signor Zingaretti, non mi rivolgo a lei con il titolo di presidente che le spetterebbe in quanto governatore della mia regione che è più popolosa, produttiva e grande di alcuni Stati. Dovrebbe essere più presente perché l’abbiamo vista solo in televisione per le primarie e a Torino per caldeggiare altro che non le compete, in virtù di una carica di partito, di cui non ci interessa.
Presidente di una regione che grazie a lei e al sindaco della Capitale, versa sempre più in declino. La invito a fare un viaggio virtuale nel sud pontino, con la sua vettura privata, come un comune cittadino. Dovrà pianificare l’orario più facile, meglio all’alba, per uscire da Roma e dopo la fila allo svincolo del GRA e quella di Spinaceto, avventurarsi tra buche, cattiva segnalazione e se in giorno di pioggia, laghetti sulla carreggiata a 60 kmh di limite che fino ad Aprilia non potrà nemmeno raggiungere. Se tutto va bene e non troverà file per incidenti stradali e tamponamenti che derivano dalle brusche frenate in occasione degli autovelox, in un’oretta dovrebbe essere al bivio di Latina, prenda a sud, verso Terracina, la mia città.
Lo faccia da cittadino, non perché nuovo segretario di un partito in via d’estinzione che si arroga il diritto, supportato da media compiacenti, di dettare regole, come fosse il partito unico. Proceda tra caseggiati ed una università abbandonata semidiroccata, mai aperta, tra capannoni abbandonati e traffico canalizzato su una sola corsia, tra antiche case coloniche che portarono ricchezza, piccole attività ed un solo stabilimento attivo la Plasmon. Dopo il parco nazionale, con le puttane di colore, arriverà al bivio di Sabaudia, avrà un dilemma:
– vado per campagne tra buche, camion e trattori su strade di 80 anni fa?
– prendo l’Appia intasata perché è chiusa la bretella per Frosinone, con i piloni costruiti sulle paludi.
– prendo la Marittima di San Felice, intasata dal traffico perché è crollato il ponte sul Sisto anni fa?
Dopo questa scelta (treni esclusi a Terracina non arrivano più, per la frana di qualche anno fa), arriverà a Terracina, circa due ore e mezza, non d’estate perché il tempo di percorrenza non è prevedibile. È un passo avanti mi dirà, rispetto ai due giorni circa di viaggio, quando si procedeva trainati dai buoi nelle paludi! Un passo indietro però rispetto rispetto ai Bonificatori ed al record di Taruffi sull’Appia, con il bisiluro!
Grazie per la pazienza signor zeppolino, buon nord!

Commenti

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  • Domenico 7 Marzo 2019

    Parole al vento caro amico. Viviamo in una democrazia mascherata , dove chi ha ridotto l’Italia alla fame e allo squallore dei dei delinquenti africani pagati da accordi del PD con l’Europa , ha sempre RAGIONE. Loro sono i depositari di tutte le verità. Hanno fatto a coltellate anche un’ora prima delle primarie e adesso dicono di avere un segretario che unisce le varie correnti.
    La vecchia DC era una verginella rispetto a questo PD.

  • Antonio Storace 5 Marzo 2019

    A Firenze, nelle discussioni tra fiorentini, che riguardano l’andamento delle vicende italiane, concludono con una frase : “era meglio quando s’andava col ciuco”. Ogni altro commento è superfluo.