Mar 23 2019

Mario Landolfi @ 15:17

Salute: arriva il “triage” per le malattie dei denti. Ora possibili cure personalizzate

Se gli stessi numeri fossero riferiti all’incidenza di patologie infettive o virali, non esiteremmo a parlare di pandemia. Invece si riferiscono alla salute dei denti e riguardano solo l’Italia. Non terrorizzano come virus e bacilli, ma certamente lasciano pensare. Eccoli: 400 mila italiani ogni anno sviluppano una parodontite; in 20 milioni hanno gengive infiammate; 8 milioni presentano invece una parodontite grave. Di questi ben 3 milioni rischiano di perdere denti. Per individuarli nel modo migliore e stabilire la terapia personalizzata più efficace per ciascuno, arriva la nuova classificazione delle malattie parodontali, presentata dalla Società italiana di Parodontologia e implantologia (SidP) in occasione del XIX Congresso internazionale, che si chiude oggi a Rimini. Dunque, se la diagnosi di parodontite era finora una fotografia, adesso diventa un ”film” di cui si può indovinare il finale per provare a cambiarlo se necessario. La nuova classificazione della malattia parodontale prevede quattro stadi diversi a gravità crescente, individuati tenendo conto della severità della malattia, la sua estensione e la complessità del trattamento, e tre gradi di rischio di un possibile peggioramento stabiliti valutando le caratteristiche del paziente, le altre patologie eventualmente presenti, i fattori di rischio predisponenti, lo stile di vita.

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Tre milioni di italiani rischiano di perdere i denti

Cambia così il modo di classificare l’infiammazione delle gengive e si apre la strada alla medicina di precisione per la salute orale, dei denti in particolare, in cui ogni terapia o raccomandazione al paziente sarà davvero su misura. Sarà quindi possibile valutare meglio la futura evoluzione della malattia e avere diagnosi più circostanziate e trattamenti più orientati sul paziente, necessari per arginarla al meglio in ciascun caso. L’obiettivo è superare le raccomandazioni uguali per tutti arrivando a una vera medicina di precisione.

La novità presentata al Congresso internazionale di parodonotologia

“La parodontite è una malattia innescata dalla placca batterica in grado di portare alla perdita di denti; intercettarla e bloccarla per tempo è fondamentale”, spiega Mario Aimetti, presidente SIdP. In effetti, con la nuova classificazione, la diagnosi diventa “dinamica” perché tiene conto di molti più elementi agevolando così la previsione dell’evoluzione della malattia. Poiché condivisa nei protocolli europeo e americano, la nuova classificazione implica che la diagnosi seguirà ovunque gli stessi criteri. «Oggi – sottolinea Luca Landi, presidente eletto SIdP – le possibilità di terapie personalizzate sono molto aumentate, dalla chirurgia di precisione a quella rigenerativa: per poterle impiegare al momento opportuno nel paziente più adatto è indispensabile però una diagnosi più precisa possibile e possiamo ottenerla finalmente con la nuova classificazione, che per la prima volta è capace di individuare anche il rischio di progressione della parodontite».

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